Come già anticipato, è stata conferita ufficialmente a Julian Assange la cittadinanza onoraria della Città di Napoli. La cerimonia si è tenuta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino (Castel Nuovo), il capoluogo partenopeo è la prima grande città in Italia ad aver completato l’iter, consegnando il riconoscimento (la pergamena, insieme alla medaglia della città) alla moglie del giornalista e fondatore di Wikileaks, Stella Moris.
Insieme al Sindaco Gaetano Manfredi, sono intervenuti i giornalisti Dèsirée Klain e Francesco Romanetti, oltreché i consiglieri comunali Antonio Bassolino e Sergio D’Angelo, i quali hanno spinto in Consiglio Comunale affinché si attuasse e si completasse l’iniziativa (la decisione era stata deliberata dalla Giunta lo scorso ottobre).
La concessione della cittadinanza onoraria a Julian Assange
Nel mese di gennaio Sergio D’Angelo è stato il primo firmatario di un ordine del giorno dedicato alla concessione della cittadinanza onoraria a Julian Assange, la sua proposta, condivisa da tutti i gruppi consiliari, era stata approvata a maggioranza con l’astensione del consigliere Lange e dei gruppi di Forza Italia e Fratelli d’Italia. All’epoca, 31 gennaio, D’Angelo aveva parlato di battaglia di civiltà in nome della libertà di espressione e del diritto all’informazione, mentre per Iris Savastano (Forza Italia) la questione riguardava gli Stati Uniti d’America e le loro leggi, inoltre che la proposta avrebbe avuto solo valore ideologico, senza nessun beneficio certo per l’attivista australiano detenuto in Gran Bretagna, per questo il gruppo di Forza Italia si sarebbe astenuto. Il consigliere Giorgio Longobardi (a nome del gruppo di Fratelli d’Italia) aveva descritto l’incompetenza dell’Aula a discutere della materia.
Il 7 settembre i consiglieri Antonio Bassolino e Sergio D’Angelo hanno chiesto poi una risposta all’ordine del giorno approvato a gennaio. Il 28 settembre sempre Bassolino è intervenuto sull’impegno assunto dal Consiglio Comunale di Napoli per l’attribuzione della cittadinanza onoraria, parlando di tema urgente e importante sul quale il sindaco si sarebbe dovuto esprimere. La richiesta è stata poi successivamente accolta, l’assessora Armato infatti ha riferito, a nome del Sindaco Manfredi, che la procedura si sarebbe conclusa nel più breve tempo possibile, come poi è accaduto.
Da lunedì 5 settembre 2022 Julian Assange è anche iscritto all’Ordine dei giornalisti italiani.
“Difendere Assange significa difendere il diritto di cronaca, la libertà di informazione e l’incolumità dei whistleblower“, lo diceva il presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli mentre mostrava la tessera ad honorem destinata al giornalista australiano. Da lunedì 5 settembre 2022 il fondatore di WikiLeaks è quindi ufficialmente iscritto all’Ordine dei giornalisti italiani.
“Per questo abbiamo deciso di iscrivere all’Ordine dei giornalisti Julian Assange. Se una corte inglese deciderà di estradarlo negli Usa, in Inghilterra – che è stata la culla del diritto di cronaca – si celebrerà il funerale della libertà di informazione”, affermava ancora Bartoli.