“L’adozione della delibera per il Piano per gli insediamenti produttivi sarà una grande occasione di sviluppo per le periferie e per l’intera città”. A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant’Antonio Abate. “La delibera del Pip è un passo decisivo verso il piano attuativo – spiega Ilaria Abagnale – che sarà approvato nelle prossime settimane e che doterà finalmente Sant’Antonio Abate di uno strumento urbanistico decisivo per lo sviluppo industriale. Con questo documento, abbiamo rivisto alcuni parametri che hanno migliorato lo strumento urbanistico”.
Sant’Antonio Abate, la sindaca Ilaria Abagnale: “Adottato il Pip”
Grazie al nuovo piano, nelle aree individuate dal Pip potranno insediarsi nuove attività industriali, artigianali e logistiche, commerciali e direzionali. L’area sarà suddivisa in macrocomparti produttivi e saranno ulteriormente migliorati i collegamenti viari verso la Bretella M3.
“Il documento – afferma la sindaca di Sant’Antonio Abate – detta dei puntuali indirizzi politici che vanno a rivedere le misure del comparto minimo, che ora verranno fissate in 40mila metri quadrati, e le misure del lotto minino, che scendono a 2mila metri quadrati. Tutto ciò perché le dimensioni dell’area Pip sono consistenti, ma al tempo stesso saranno date maggiori possibilità di partecipazione anche ad aziende con minori esigenze di investimento”.
“Occasione di sviluppo. Comparti di almeno 40mila metri quadrati”
Tra le novità previste dal Pip c’è il superamento “della destinazione monofunzionale dei comparti. Inoltre – aggiunge Ilaria Abagnale – non verrà data la possibilità di monetizzazione delle urbanizzazioni, mentre ogni comparto dovrà garantire una compiuta ed autonoma realizzazione delle opere necessarie. Tra gli accorgimenti che sono stati presi, c’è anche la riduzione dell’area ludico-ricettiva a 50mila metri quadrati, così da favorire la creazione di un altro comparto, magari di natura commerciale, che permetterà di avere maggiori opportunità alle aziende che vogliono investire”.
Il piano interesserà una superficie di circa 520mila metri quadrati a ridosso di via Scafati e via Casa Iovine e, soprattutto, verso la Bretella M3 che collega il centro cittadino direttamente con la Statale 268 del Vesuvio e l’Autostrada Napoli-Salerno. “Il piano – conclude Ilaria Abagnale – ci permetterà di riqualificare in maniera decisa quella zona di Sant’Antonio Abate, con la possibilità di avere nuovi insediamenti produttivi, nuovi posti di lavoro e nuovi servizi. Il Pip era uno degli obiettivi che questa amministrazione voleva raggiungere”.