Una storia di terrore e crudeltà giunge da Sant’Antimo, dove un giovane con disturbi psichici è stato vittima di atti orribili da parte di tre coetanei. La vittima, un minorenne con disabilità psichica, è stata bullizzata, ridicolizzata e addirittura palpeggiata dai suoi compagni di scuola.
Orrore a Sant’Antimo, bullismo e violenza sessuale su un minore disabile
Le autorità, intervenute prontamente, hanno arrestato tre giovani di Sant’Antimo, di cui uno minorenne al momento dei fatti. I tre sono accusati di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo nei confronti del minore disabile. Gli aggressori, agendo in concorso tra loro, avrebbero approfittato della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima.
La madre del ragazzo disabile ha denunciato l’orrore alla polizia lo scorso marzo, dando il via alle indagini. Gli inquirenti hanno raccolto prove che indicano un grave caso di bullismo, con ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, e atti denigratori. Le aggressioni includono sputi, palpazioni genitali, e persino urinare sul giovane, il tutto documentato in alcuni video registrati dagli aggressori con gli smartphone.
Arrestati tre giovani. La denuncia della mamma della vittima
I tre aggressori, di età compresa tra i 18 e i 20 anni, si sono resi responsabili di episodi ripugnanti, tra cui picchiare, spingere giù per le scale, e addirittura urinare sulla vittima. Questi atti di violenza, perpetrati da chi si fingeva amico della vittima, hanno causato al minore un grave stato di ansia e paura, tanto da indurlo a non voler più frequentare la scuola.
La madre ha scoperto l’orrore quando il figlio le ha inviato video delle violenze subite. Gli aggressori, incoraggiandosi a vicenda, avrebbero agito per sfogare le proprie frustrazioni. Gli episodi si sono protratti dallo scorso anno fino a marzo 2023. La madre ha sporto denuncia nel settembre scorso, dopo aver visionato i filmati. Una vicenda scioccante che evidenzia l’urgenza di affrontare il problema del bullismo e di proteggere le vittime più vulnerabili nella nostra società.