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Fucaracchi dell’Immacolata, è cominciata a Castellammare la battaglia tra “guaglioni” e forze dell’ordine

È cominciata a Castellammare di Stabia la battaglia tra guaglioni e forze dell’ordine, contro i falò illegali dell’Immacolata. Quando mancano ormai poche settimane alla notte dell’8 dicembre, nella città stabiese è partita la raccolta illegale di legna nei vari quartieri. Il segnale, chiaro ed inequivocabile, è partito anche dai social. È qui infatti che giovani imparentati con pregiudicati dei principali clan camorristici cittadini hanno ufficialmente dato il via alla raccolta.

Fucaracchi dell’Immacolata, è cominciata a Castellammare la battaglia tra “guaglioni” e forze dell’ordine

Video e storie su facebook, instagram e tik – tok, corredati da canzoni neomelodiche napoletane e accompagnati dall’hastag “giùlemanidallatradizione”. Un hastag che sta già spopolando sulle home dei principali social network dei cittadini stabiesi. I commissari prefettizi stanno mettendo in campo una task – force che possa evitare di trasformare una delle più importanti feste stabiesi in una sorta di contest tra i quartieri della camorra. Si punta ad organizzare i falò della legalità istituzionali, oltre ad allestire controlli delle forze dell’ordine che sono già partiti nei rioni.

La linea dura dopo il caso del 2018

Tanto più, che c’è il precedenti specifico del 2018, quando al rione Savorito alcuni giovani imparentati ai vertici del clan Imparato diedero fuoco ad un manichino raffigurante un pentito, con la scritta “così devono morire i pentiti, bruciati”. Per gli inquirenti fu un chiaro segnale, a pochi giorni dall’operazione Olimpo delle forze dell’ordine che portò in carcere 16 persone, rivolto alle persone coinvolte affinché non collaborassero con la giustizia. E così, a partire da Scanzano e continuando con Moscarella, rione Cmi e lo stesso Savorito, le forze dell’ordine stanno effettuando controlli in ogni quartiere per impedire che si accendano i falò con la relativa gara tra le diverse zone di Castellammare.

Una linea dura adottata dopo che, appunto nel 2018, al Savorito il “fucaracchio” fu utilizzato dalla camorra per inviare messaggi di morte ai collaboratori di giustizia, a pochi giorni da un importante blitz in cui finirono in cella i capi di quattro cosche. Nei vari rioni, da anni i ragazzini effettuano una corsa per accumulare legna da ardere nei falò non autorizzati, in una sfida tra quartieri. Ma quest’anno le forze dell’ordine sono impegnate nel contrasto ai falò. E il conto alla rovescia per la notte del sette è cominciato.

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