“A Gaza l’umanità muore… E’ la Strage degli Innocenti!”, sono solo alcune delle parole che troviamo nella petizione diffusa online da un gruppo di medici (operatori sanitari, neonatologi, pediatri, etc.) che hanno posto all’attenzione dell’opinione pubblica la gravità della situazione che stanno vivendo i bambini che risiedono nella Striscia di Gaza.
Il conflitto tra Israele e Hamas (Conflitto israelo-palestinese), che va avanti oramai da oltre 40 giorni allarma, purtroppo, soprattutto per i report che arrivano relativi al numero delle vittime inermi e senza colpa, sottoposte ai bombardamenti quotidiani. I dati dell’OCHA (Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari), presente anche all’interno dei territori palestinesi occupati dallo Stato di Israele, mostrano che è in atto un vero e proprio genocidio.
La Strage degli Innocenti
Da parte del popolo della Palestina si riportano oltre 11mila morti, oltre 27mila feriti, per non contare gli sfollati che hanno raggiunto un numero pari ad oltre 1 milione e mezzo. Il 68% di queste vittime sono donne, bambini ed anziani, così suddivisi: oltre 3mila donne, oltre 4.500 bambini, quasi 700 anziani. Inoltre ci sono 6.500 persone scomparse (di queste 4.400 sono bambini!) oppure intrappolate tra le macerie di case e palazzi abbattuti (oltre 43mila!) dai missili che arrivano nella Striscia di Gaza. Ricordo ancora che la popolazione della Striscia è composta da 2 milioni e 300mila cittadini, che vivono in un’area di appena 365 km quadrati.
Dalla parte del popolo di Israele si riportano invece 1.200 decessi (di cui 32 bambini), 5.400 feriti e 239 ostaggi che si trovano in mano ad Hamas.
Si aggiungono al numero dei morti anche 60 giornalisti di varie nazionalità, 201 medici e/o personale medico, etc.
L’appello di operatori sanitari, neonatologi, pediatri per un immediato cessate il fuoco
“E’ la Strage degli Innocenti…”, così ha inizio l’appello dei primi firmatari della petizione per Gaza: Prof. Ernesto Burgio, pediatra; Dott.ssa Felicetta Parisi, pediatra a Napoli; Dott.ssa Paola Araneo, neonatologa a Napoli; Dott.ssa Francesca Maschio, pediatra-neonatologa a Treviso. La richiesta viene rivolta al Governo della Repubblica Italiana, affinché “non si faccia complice con il silenzio”, i medici chiedono poi all’Esecutivo “di esprimersi in modo chiaro e netto per la fine dei bombardamenti su Gaza”, per la liberazione degli ostaggi “e per una pace giusta e condivisa”.
Il testo della petizione
“E’ la Strage degli Innocenti! E noi che, da lontano, stiamo assistendo a tutto quanto sta avvenendo a Gaza, non possiamo tacere. Come medici, neonatologi, pediatri, operatori sanitari, abbiamo dimestichezza con la vita che sboccia e si afferma contro il nulla, con la lotta della vita che si fa strada in piccoli corpi per aprirsi al mondo. Il nostro mestiere, la nostra missione, è prenderci cura di quei piccoli esseri indifesi, per farli vivere, crescere, diventare donne e uomini, per poi amarsi, riprodursi e dare continuità alla vita. All’umanità!
A Gaza l’umanità muore. Sta morendo ogni giorno, ogni ora, ogni minuto che passa. Migliaia di bambini sono già stati uccisi. Migliaia sono rimasti feriti, anche gravemente, moltissimi altri – forse non sapremo mai quanti – sono rimasti sotto le macerie. Abbiamo visto quei piccoli corpi avvolti in lenzuola bianche dalle loro madri, dai loro padri, dai fratelli più grandi o da chi tra i loro cari è rimasto in vita. Dentro ognuno di quei fagottini c’è un bambino: una vita negata, una storia interrotta. Abbiamo visto neonati tolti dalle incubatrici che non possono più essere alimentate, perché anche negli ospedali manca energia elettrica. Noi, che per mestiere e missione, dobbiamo prenderci cura di vite che lottano per crescere, possiamo immaginare, forse più di altri, il sentimento di dolorosa impotenza che hanno provato e stanno provando i medici degli ospedali di Gaza, costretti a deporre quei piccoli corpi indifesi e innocenti fuori dalle incubatrici, nella disperata speranza di poterle riattivare.
A Gaza, da quando sono cominciati i bombardamenti indiscriminati che colpiscono soprattutto la popolazione civile, i genitori scrivono con un pennarello il nome dei loro bambini sui loro corpi. Lo fanno perché possano essere identificati, sapere chi sono, nel caso vengano uccisi o feriti dalle esplosioni. O restino orfani. E’ la Strage degli Innocenti di Gaza! E noi non possiamo tacere.
Per questo noi operatori sanitari, neonatologi, pediatri, lanciamo un appello per un immediato cessate il fuoco. Come già fatto da altri esponenti della società civile, ci facciamo promotori della richiesta, rivolta al Governo Italiano, di non farsi complice con il silenzio e di esprimersi in modo chiaro e netto per la fine dei bombardamenti su Gaza, la liberazione degli ostaggi e per una pace giusta e condivisa. Restiamo umani!“.