Home CATEGORIE Attualità Sabato 100 atleti dello sci campano premiati al Museo della pace

Sabato 100 atleti dello sci campano premiati al Museo della pace

Sabato 100 atleti dello sci campano premiati al Museo della pace

È stato un anno d’oro per il comitato campano pugliese che ha conquistato ben 9 titoli italiani e 6 podi nazionali ai campionati di categoria. Ma il palmares del comitato si è arricchito anche di 4 vittorie in campo internazionale grazie a Giada D’Antonio (nella foto) che sarà insignita del titolo di Atleta dell’anno 2023 e riceverà la SUPERCOPPA 2023.

Non saranno solo i campionissimi ad essere premiati: uno squadrone di 100 atleti dagli 8 agli 80 anni di tutte le categorie maschili e femminili distinti nella scorsa stagione riceveranno un riconoscimento.

Sul podio saliranno i 5 migliori sciatori delle categorie da Baby a Senior e i primi 3 Master che hanno partecipato al Circuito di Comitato 2023. Riceveranno un riconoscimento i Campioni Regionali che hanno conquistato i titoli delle categorie Ragazzi, Allievi, Giovani/Senior e Master nelle discipline alpine di Slalom e di Gigante e nello Snowboard.

Sabato 100 atleti dello sci campano premiati al Museo della pace

Sarà assegnata anche la Coppa Contardi Falco, come ogni anno, al miglior atleta della categoria cuccioli e premi speciali agli atleti meritevoli offerti dagli sponsor del Comitato.

A premiare il presidente del Comitato, Antonio Barulli con il consiglio direttivo, il responsabile comitato DASA (Direzione Agonistica Sci Alpino) Stefano Bosio e la presidente della STF (Scuola Tecnici Federali) Roberta Cataldi.

La cerimonia sarà preceduta da un seminario (ore 15,30), al quale parteciperanno i presidenti e gli allenatori di sci club, in cui saranno illustrati i nuovi format per la stagione dai promotori del progetto FISI PER IL FUTURO, Giacomo Bisconti (Direttore STF) e dai consiglieri federali Matteo Marsaglia e Elisabetta Biavaschi.

Un progetto rivoluzionario, come lo ha definito il presidente della FISI Flavio Roda, che affronta concretamente il problema della specializzazione precoce che comporta il rischio di infortuni, o comunque ad una non corretta crescita psicomotoria, fino all’abbandono dell’attività sportiva.

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