Il Savoia si aggiudica l’intera posta contro il Real Forio. Finisce 2-1 per i bianchi

Le marcature tutte nella ripresa: ancora in gol Petricciuolo, doppietta per il fantasista, che sale a quota 8 reti

Per la 14° giornata del Campionato di Eccellenza Campania girone A, si sono affrontate Savoia e Real Forio 2014. Il cielo sopra il Vittorio Papa di Cardito è azzurro ma l’interno dello stadio è tutto bianco, così come la spettacolare coreografia allestita dagli Ultras oplontini per festeggiare il 115° compleanno del Savoia.

Il ritmare dei tamburi ed il clamore proveniente dagli spalti accompagnano l’ingresso delle squadre sul terreno di gioco mentre i cori dei tifosi si librano in alto come a propiziare la benevolenza della diva Eupalla.

La Dea, dal canto suo, è stata poco benevolente nei riguardi degli isolani che hanno racimolato la miseria di un punto nelle ultime quattro partite (due gol fatti sei subìti) e hanno da poco rimpolpato l’esangue reparto avanzato con la forza di Longo e la velocità di Carnicelli, un ex molto rimpianto all’ombra del Vesuvio. I savoiardi hanno in carniere sette punti nelle ultime quattro gare, nelle quali hanno espresso notevoli doti corsare espugnando Capri e Bacoli, mentre la vittoria interna si fa desiderare dal lontano 21 ottobre.

Mister La Manna ha organizzato i suoi con la solita difesa a quattro, due mediani a sostegno della manovra, con il rientrante Imbimbo a fare coppia con Masi, e tre incursori a reggere la punta Romeo, preferito a Baietti. Sul versante opposto Iervolino opta per il 4-3-3, affida a Capitan Sogliuzzo il compito di impostare e posiziona i velocissimi e tecnici Carnicelli e Filosa a supporto di Michele Longo.

Le squadre si affrontano a viso aperto senza esasperati tatticismi ed il gioco scorre fluido da ambo le parti. Il Real Forio agisce in prevalenza sulla propria fascia sinistra dove Carnicelli, che pare particolarmente ispirato, semina il panico in più occasioni però senza mai trovare concretezza nel finalizzare l’assist vincente. Il Savoia, come al solito si affida agli “strappi” di Petricciuolo, Iadelisi e Wissam anche se questi ultimi due appaiono in calo rispetto a qualche domenica fa.

Nonostante la buona verve delle squadre, il gran lavoro fatto a centrocampo non si traduce in altrettanta efficacia dalle parti dei portieri che devono esibirsi solo in due occasioni, una per parte. Al 15’ Wissam pennella un tiro a giro da calcio piazzato e Iandoli vola in bello stile a stornare la minaccia, mentre Bellarosa al minuto 44 respinge di piede un tiro velenoso di Longo che aveva dribblato Orta con una grande sterzata appena entro l’area, leggermente defilato sulla sinistra.

Nel mezzo il Savoia trova il modo di divorare due ghiottissime occasioni. Al 19’ break 4 contro 3 di Petricciuolo che spacca in due il Forio e serve Romeo che da posizione di ala destra la mette bassa e leggermente lunga per Iadelisi il quale giunge in corsa con scarsa coordinazione e la alza sulla trasversale sottraendo la sfera alla battuta a colpo sicuro di Wissam. Al minuto 29 è la volta di Masi a sprecare; ben servito da Wissam nella lunetta dell’area supera l’avversario con un controllo orientato ma sceglie la potenza e la palla esce alta alla sinistra di Iandoli.

Nella ripresa Baietti prende il posto dell’evanescente Romeo al centro dell’attacco biancoscudato mentre il Real Forio inizia con gli stessi effettivi del primo tempo.

I neroverdi isolani approfittano del fatto che il Savoia appaia sfilacciato in campo, essendosi allungato alquanto, e si fanno molto minacciosi, sfiorando il vantaggio in almeno tre occasioni. Al 50’ con una grande sciabolata di Carnicelli che da centrocampo pennella un assist al bacio per Filosa che sul secondo palo apre il piattone e fulmina Bellarosa: tutto molto bello ma inutile perchè la bandierina del primo assistente Di Domenico è alta avendo ravvisato l’off side dell’ala ischitana. Ancora al minuto 57 quando Bellarosa sbaglia l’uscita su corner ma la palla rimbalza su Boussada e termina sul fondo. Terza clamorosa chanche al 59’ allorquando Filosa crossa dalla destra e la parabola diventa un micidiale pallonetto che bacia il palo “lungo” alla destra di Bellarosa, la palla ritorna in campo giusto sul destro di Carnicelli, appostato all’altezza del dischetto, ma il piatto a colpo sicuro del fantastista viene incredibilmente ribattuto da Orta, appostato nei paraggi della linea di porta.

La strizza per i pericoli corsi mette le ali al Savoia che ricompatta i ranghi e, da quel momento, diventa padrone assoluto del campo, complice anche la stanchezza del Real Forio reduce dal match di Coppa Italia dello scorso mercoledì nel quale ha battuto a domicilio i canarini di Scafati per 2 a 1.

Al minuto 63 quadrupla chance per i bianchi nella stessa azione. Masi lavora un pallone nel cuore dell’area, lato destro, e lo mette in scivolata per Petricciuolo che controlla spalle alla porta al limitare dell’area piccola trovando una conclusione velenosa che terminerebbe sul fondo del sacco se non ne fosse tirata fuori da Boussada con un balzo miracoloso, la palla resta lì e Wissam si accomoda per spararla dentro a colpo sicuro ma spacca la traversa mentre il pallone rimbalza sulla linea di porta e viene raccolto da Petricciuolo che tira di nuovo a botta certa trovando la miracolosa opposizione di Iandoli che salva di piede, ma non è ancora finita perchè lo stesso fantasista si impossessa nuovamente della sfera e serve un ciccolatino raso terra sul quale si avventa di piattone destro Baietti facendo la barba al palo sinistro del portierino isolano.

E’ il preludio al gol che arriva al 69’. Lungo lancio dalle retrovie sul quale Baietti esegue con grande classe un paio di paragrafi del perfetto centravanti di manovra. Stop di petto in elevazione spalle alla porta, pallone addomesticato in corsa con piede vellutato durante la torsione, apertura per l’accorrente Petricciuolo che dalla destra, appena fuori dall’area, lascia partire una micidiale rasoiata sul palo lontano che termina in buca d’angolo per il vantaggio oplontino.

Il Forio, dopo avere sfiorato a più riprese il vantaggio, si vede sotto di una rete e sente la terra mancare sotto i piedi, rischiando di finire in 10 al 71’ quando Boussada colpisce platealmente Iadelisi a palla lontana e gioco fermo. L’insufficiente arbitro, Sig. Teta di Battipaglia, davvero pessima gara la sua, incredibilmente si limita ad ammonire il difensore che avrebbe senz’altro meritato di prendere anzitempo la via degli spogliatoi per la violenza del gesto, nonchè per la stupidità dello stesso.

Il Savoia sceglie di arretrare il baricentro per approfittare del contropiede e lo fa magistralmente all’85’ con la premiata ditta Baietti-Petricciuolo. Ancora una volta il centravanti bolognese apparecchia un assist al bacio per il destro del numero 10, correggendo all’indietro una palla messa benissimo da Khelil.  Il fantasista oplontino esplode un gran destro che viene corretto sulla traversa da un difensore ma la palla rimbalza al di là della linea bianca ed il raddoppio savoiardo è cosa fatta.

Il doppio vantaggio e l’imminente fine della contesa tranquillizzano alquanto gli animi dei bianchi, forse troppo, e rischiano di venire incredibilmente agganciati a tempo scaduto.

Al 95’ Musso, da poco subentrato a Boussada, accorcia con un tap-in vincente su bella imbucata di Filosa, senz’altro il migliore dei suoi, ed al 96’ lo stesso puntero argentino corregge di testa un cross alla spera in Dio proveniente dalla retrovie e per poco non beffa l’estremo difensore oplontino.

Termina così una gara ben disputata da entrambe le compagini. Il Savoia si porta a ridosso dei play off con un manipolo di ragazzi che divertono e si divertono e sembra avere trovato la sua dimensione di squadra sbarazzina, forse poco attenta in difesa, ma senz’altro efficace e divertente dalla cintola in su.

Dal suo canto il Real Forio, pur non avendo affatto demeritato, è in profonda crisi di risultati ed è in piena zona play out distante ben quattro punti dalla salvezza diretta. Occorre cambiare rotta immediatamente prima che una stagione iniziata abbastanza tranquillamente, si trasformi in un incubo.

Salvatore Curcio

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