Decine di carte clonate nel giro di appena una settimana: è allarme a Castellammare di Stabia per questo nuovo fenomeno che sta creando grande ansia e preoccupazione tra i cittadini. Sono più di 10 le denunce presentate ai carabinieri, dopo che i titolari di postepay e altre carte di credito si sono visti scalare soldi dai propri conti senza aver fatto alcuna operazione. Si tratta in realtà di poche decine di euro al giorno che (secondo quanto emerso dalle indagini) sarebbero investiti dai truffatori su siti di scommesse online, generando così profitto.
Carte clonate, è allarme a Castellammare
Sulla vicenda stanno adesso indagando i carabinieri del nucleo operativo di Castellammare, agli ordini del capitano Giuseppe De Lisa e del tenente Tommaso Errico, impegnati a risalire agli autori della truffa. Tra le vittime ci sono non solo cittadini stabiesi, ma anche residenti nei comuni limitrofi dei Monti Lattari, come ad esempio a Gragnano.
E adesso i titolari delle carte si sono rivolti ai rispettivi istituti di credito, cercando di recuperare le somme perse. Le modalità di furto sono diverse, ma alcune di queste presentano una certa somiglianza. Tra i vari metodi, ad esempio, c’è quello di scovare i dati di un utente e la password tramite link che, una volta indirizzati su un sito fake, vengono richieste le credenziali.
I truffatori le utilizzano per le scommesse online
Tra i truffati c’è chi si è visto scalare dai propri conti, fortunatamente, soltanto piccole cifre (circa 70 euro). Ma anche chi, pian piano, si è visto sottrarre centinaia di euro con i giorni a seguire. “Mi hanno rubato quasi 400 euro senza che me ne accorgessi – afferma sui social una vittima del raggiro – Non ho la minima idea di come abbiano fatto”. Si tratta dell’ennesima campagna di phishing e di smishing, come ce ne sono state tante in passato e come, purtroppo, ce ne saranno tante anche in futuro.
I truffatori puntano dritto ai dati di accesso del conto corrente o ai dati della carta di credito degli utenti. Il consiglio delle forze dell’ordine è di avvisare l’istituto bancario del tentativo di phishing, così che possa prenderne le distanze e avvisare i propri clienti. Una vicenda che si sta estendendo a macchia di leopardo e che rischia di mietere ancora altre vittime, nel territorio compreso tra Castellammare e i comuni dei Monti Lattari.
(Immagine d’archivio)