Una relazione lunga nove anni, caratterizzata da continue vessazioni e maltrattamenti, ha finalmente trovato una svolta questa mattina quando i Carabinieri di Torre del Greco hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un trentanovenne, accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della sua compagna.
La decisione è giunta dal gip del tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura, dopo un’approfondita indagine condotta dai Carabinieri. La vittima, legata sentimentalmente all’uomo dal 2014, avrebbe subito nel corso degli anni un escalation di comportamenti prevaricatori, insulti e minacce. La situazione sarebbe poi degenerata, portando la donna a decidere di denunciare il suo compagno lo scorso novembre.
Nella denuncia, la vittima ha rivelato di essere stata vittima di violenze fisiche, con schiaffi, calci e pugni. La donna ha inoltre dichiarato di aver anche cercato aiuto presso un centro antiviolenza. Le autorità hanno risposto prontamente alle sue richieste, avviando un’indagine che ha portato all’emissione della misura cautelare di divieto di avvicinamento.
Il trentanovenne, ora sotto inchiesta, dovrà rispettare il divieto di avvicinamento non solo alla vittima ma anche ai luoghi da lei frequentati. La misura è finalizzata a garantire la sicurezza della donna, offrendole una protezione immediata dalle continue minacce e violenze che ha subito nel corso degli anni.
Questa storia mette in evidenza l’importanza di denunciare tempestivamente situazioni di violenza domestica e il ruolo fondamentale delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza delle vittime. Il caso sarà ora sottoposto all’attenzione della giustizia, e si spera che la donna possa iniziare una vita più serena, liberandosi dal ciclo di violenza che ha caratterizzato la sua vita per così tanto tempo.