Ancora successi nelle ultime settimane dell’anno per la gragnanese Giusy Sbaglio, l’atleta della Nazionale Italiana Paralimpica della Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) si è distinta anche in Coppa Italia, competizione che si è svolta al PalaMariotti di La Spezia il 3 dicembre. Giusy, dopo essersi classificata al nono posto ai Para Dance Sport World Championships 2023 (Genova) ed essere ufficialmente la prima donna italiana a raggiungere un risultato così importante ad una competizione mondiale, ha conquistato un doppio oro (sia nel Conventional che nel Freestyle) nelle gare di La Spezia.
Nella Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità gli atleti dell’Asd Gabry Dance di Poggiomarino (società per la quale è tesserata la Sbaglio) hanno partecipato alla loro prima gara di Coppa Italia di Danza Paralimpica. Abbiamo chiesto a Giusy di raccontarci come ha vissuto queste due esperienze.
Danza paralimpica, doppio oro per Giusy Sbaglio in Coppa Italia. L’intervista
Prima di raccontarci com’è andata in Coppa Italia facciamo un passo indietro: puoi parlarci degli ultimi mondiali, i Para Dance Sport World Championships 2023, disputati a Genova?
Si certo, parto dai mondiali. Un’emozione unica perché questa volta avevo il tifo dei miei figli, ma non solo, le mie migliori amiche mi hanno fatto una sorpresa e da Bruxelles, da Roma e da Gragnano sono venute a sostenermi ed a tifare per la squadra italiana. Anche amici di vecchia data (compagno dei viaggi di nozze) sono venuti da Novara, da Vigevano e da Torino. Questo mi ha dato una carica speciale. Avevo un abito stupendo che mi è stato sponsorizzato dal Consorzio di Tutela della Pasta di Gragnano IGP. Abito per il quale ho ricevuto apprezzamenti anche dagli atleti stranieri.
I risultati che hai raccolto ai mondiali?
Il piazzamento al Conventional Single Woman Class 2 è stato ottimo. Già nella prima fase sono arrivata tra le prime 12, quindi ai quarti di finale. Poi alla semifinale mi sono classificata nona su 30 atlete provenienti da tutto il mondo. Finora nessuna italiana era arrivata a disputare una semifinale mondiale. Se si tiene presente che 4 delle finaliste sono atlete amputate, quindi con una disabilità nettamente inferiore alla mia, il mio traguardo è ancora più soddisfacente. Nelle disciplina Freestyle mi sono posizionata 15 su 21, un risultato che in realtà ci ha un po’ stupiti perché mi aspettavo una media classifica. Se penso che una settimana prima avevo la febbre a 39 mi posso ritenere più che soddisfatta.
Coppa Italia di danza paralimpica: a La Spezia siete andati a segno in tre. Per te due primi posti (due medaglie d’oro). Sei sorpresa?
Domenica 3 dicembre invece si è disputata la Coppa Italia paralimpica ed ho partecipato sempre nelle discipline Conventional e Freestyle in classe internazionale (cioè solo atleti che hanno ottenuto risultati massimali in Italia). Nel Freestyle, per la prima volta, ho battuto la mia amica e collega Mariangela Correale, arrivata seconda e Chiara Bruzzese arrivata terza. Una vittoria un po’ malinconica perché io e Mary siamo amiche e mi è dispiaciuto toglierle il podio. Nel Conventional invece mi sono confermata al primo posto, come già avvenuto per gli Assoluti italiani.
I mondiali
Va ricordato che i campionati di Genova si sono disputati dal 24 al 26 novembre, con la presenza di più di 200 atleti provenienti da tutto il mondo. Inoltre che la Associazione sportiva Gabry Dance, diretta dal Tecnico Federale Gabriele Cretoso, ha tesserate sia Giusy Sbaglio, che ha raggiunto la semifinale conquistando il 9° posto (categoria Over 13 Conventional Single Woman class 2), sia l’atleta Mariangela Correale, qualificatasi al 20° posto. Invece nella categoria Over 13 Freestyle Woman class 2, la Sbaglio si è qualificata al 15° posto e la Correale al 19°.
Le parole della Gabry Dance sulla Coppa Italia
“Per i ragazzi dell’Asd Gabry Dance c’è stata una pioggia di medaglie tra primo, secondo e terzo posto, ma non solo, tanti sorrisi, tante emozioni e tanto divertimento hanno fatto si che questi talenti siano orgogliosi di loro stessi con le proprie abilità. Ma la soddisfazione più grande è quella di vedere gli occhi lucidi dei propri genitori. Il più soddisfatto è stato il maestro Gabriele Cretoso, il primo ad avere fiducia nei suoi allievi. Non è facile iniziare un percorso di danza con questi allievi, ma grazie alle sue metodologie e i suoi studi, ma soprattutto per la passione e l’amore per il suo lavoro, ha tirato fuori il meglio delle loro capacità”.