Castellammare, raid incendiario nella notte: danneggiata serranda

Secondo gli inquirenti potrebbe esserci la mano del racket della camorra, anche se si continua a indagare a 360 gradi. L’incendio è stato appiccato mentre l’intero quartiere dormiva, spezzando così la tranquillità dei residenti

Raid incendiario nel cuore della notte, danneggiata la serranda del negozio “Auto Vendita e Noleggio” a Castellammare di Stabia. L’episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte di ieri in via Tavernola. Secondo gli inquirenti potrebbe esserci la mano del racket della camorra, anche se si continua a indagare a 360 gradi. L’incendio è stato appiccato mentre l’intero quartiere dormiva, spezzando così la tranquillità dei residenti. E’ stata accertata la matrice dolosa, con il ritrovamento da parte degli inquirenti di tracce di benzina.

Castellammare, raid incendiario nella notte

Le fiamme hanno danneggiato la serranda e la porta del negozio. Sono stati gli stessi proprietari, insieme ai residenti svegliati nel cuore della notte, ad allertare i soccorsi e le forze dell’ordine. Sul posto, dopo pochi minuti, si sono recati i vigili del fuoco del locale distaccamento, che hanno lavorato per domare le fiamme. I pompieri hanno anche evitato che il fuoco si propagasse ai palazzi limitrofi. In via Tavernola sono giunti anche gli agenti di polizia del locale commissariato, agli ordini del primo dirigente Amalia Sorrentino, per effettuare tutti i rilievi del caso. Il danno è ancora da quantificare, ma ammonterebbe comunque a svariate migliaia di euro.

Danneggiata serranda di un negozio di via Tavernola

Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la paura è stata davvero tanta tra i residenti del quartiere, alcuni dei quali sono scesi in strada per capire bene cosa stesse realmente accadendo. Gli inquirenti hanno acquisito i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza attive in zona, nel tentativo di ricevere elementi utili ai fini delle indagini. Nella giornata di ieri sono stati intensificati anche i controlli e i posti di blocco nelle principali arterie cittadine. Annerite anche le pareti esterne del locale. Subito è stata aperta un’inchiesta, per ricostruire la dinamica del raid e capire la matrice.

Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di un raid doloso, dovuto alla ripresa dell’attività estorsiva della camorra. Ma non è esclusa nemmeno la pista di una vendetta personale. Gli inquirenti hanno acquisito i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza attive in zona, nel tentativo di ricevere elementi utili ai fini delle indagini. Nella giornata di ieri sono stati intensificati anche i controlli e i posti di blocco nelle principali arterie cittadine. Nel corso del servizio, gli operatori hanno identificato 113 persone, di cui 29 con precedenti di polizia, controllato 56 veicoli e cinque persone sottoposte agli arresti domiciliari.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteApre la mostra “L’altra Pompei. Vite comuni all’ombra del Vesuvio”
SuccessivoPompei, 13 statuine in terracotta riaffiorano dal lapillo
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.