Napoli, nel sottofondo di un furgone 290 kg di hashish: arrestato

Le attività di perquisizione consentivano di individuare, al di sotto del pianale posteriore del mezzo, un doppiofondo artigianale

Napoli, nel sottofondo di un furgone 290 kg di hashish: arrestato 66enne. La droga avrebbe fruttato alla criminalità oltre 2 milioni di euro

Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato, nel centro cittadino, 290 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, pronti per essere distribuiti sul mercato partenopeo.

Napoli, nel sottofondo di un furgone 290 kg di hashish: arrestato 66enne

In particolare, durante un servizio di pattugliamento lungo le principali arterie stradali di accesso alla città, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno sottoposto a controllo un furgone Iveco Daily condotto da un uomo di 66 anni, residente a Marano di Napoli, già conosciuto in quanto gravato da precedenti di polizia specifici.

I militari operanti, pertanto, decidevano di ispezionare il veicolo, anche alla luce delle evidenti difformità strutturali del vano di carico rispetto agli standard di omologazione. Le attività di perquisizione consentivano di individuare, al di sotto del pianale posteriore del mezzo, un doppiofondo artigianale costituito da un ampio contenitore in alluminio zincato, sigillato mediante saldatura al telaio. Per tale motivo, veniva chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Napoli che riuscivano ad aprire il vano occulto.

La droga avrebbe fruttato alla criminalità oltre 2 milioni di euro

Il doppiofondo, poggiato su due binari metallici, veniva completamente estratto dall’alloggiamento e al suo interno, rimosse le due lastre metalliche che lo chiudevano ermeticamente, venivano rinvenuti 2.900 panetti di hashish. L’autista del veicolo è stato tratto in arresto in flagranza di reato per traffico di sostanze stupefacenti e associato alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Lo stupefacente sequestrato, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali campane un illecito profitto, stimato in oltre 2 milioni di euro.

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