A Pompei, la formazione aiuta giovani svantaggiati a trovare lavoro – VIDEO –

"Firmato da te" racconta il progetto “Un mestiere per il futuro” della curia di Pompei che permette a giovani a rischio devianza di frequentare corsi di formazione professionale

Alle spalle della basilica pontificia di Pompei c’è un centro di bellezza gestito da ragazze che si sono formate tramite i corsi per parrucchiere ed estetista attivati dalla curia di Pompei grazie ai fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Si chiama “Un mestiere per il futuro” il progetto, nato quattro anni fa, che sposa l’illuminata politica formativa del beato Bartolo Longo, fondatore del santuario di Pompei, e destinato a minori a rischio del territorio per fornire loro un’occasione di risollevarsi da situazioni di disagio attraverso il lavoro.

“L’iniziativa si sviluppa grazie ai fondi 8xmille della Caritas nazionale che sono stati assegnati alla Caritas diocesana di Pompei – spiega Felice Ruotolo, responsabile del progetto “Un mestiere per il futuro”, a Gianni Vukaj nella nuova puntata della serie Firmato da te in onda su Tv2000 – e si ispira all’idea di Bartolo Longo che si basa proprio sull’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro”.

Sono state 28 le ragazze che hanno partecipato al progetto attivato nel 2018 in una città dove la Chiesa si prende cura dei giovani e, allo stesso tempo, pensa a fornire gli strumenti per consentire loro di costruire un futuro. Una presenza che spesso consente di superare i limiti di famiglie che non hanno la forza economica di sostenere i sogni dei propri figli. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di ragazze segnalate dalle suore domenicane o dai Fratelli delle scuole cristiane in quanto i loro genitori sono in carcere, oppure figlie di ragazze madri o abbandonate.

Se non ci fosse stato questo progetto – spiega una delle ragazze partecipanti che oggi lavora al centro di bellezza – non avrei potuto intraprendere questo percorso lavorativo”. E nel corso di questi tre anni, le giovani, di età compresa tra i 16 e i 18 anni, hanno frequentato corsi di teoria e di pratica, operando, sotto la guida di esperti, per alternare esperienze sul campo e reale apprendistato. Un modello di studio che ricalca la via proposta dal beato Bartolo Longo, pedagogo e fondatore dell’istituto di accoglienza che ha ospitato le lezioni.

Un’azione di reinserimento sociale che ha visto l’attivazione, assieme ai corsi di estetista e parrucchiere, anche di falegname e di idraulico, sempre nel nome di un percorso segnato dai principi di responsabilità, legalità e solidarietà. “Questo progetto – sottolinea Carmen Capasso, educatriceè diventato per tutte le ragazze un punto di riferimento e una svolta”. Un cammino anche umano che ha visto un progressivo avvicinamento e coinvolgimento anche nei confronti di una figura come la tutor che inizialmente non era stata ben accettata dal gruppo. “Le ragazze inizialmente mi ritenevano un’intrusa – prosegue Capassoperché davo delle regole e molte di loro non avevano intenzione di seguirle, però mi sono anche resa conto dell’importanza del mio entrare in punta di piedi nella loro vita”.

Il riconoscimento del ruolo dell’educatrice ha consentito di consolidare i rapporti nell’ottica di una prospettiva futura di autonomia e di emersione dalle fragilità economiche purtroppo presenti in molte famiglie. “Questo centro per noi rappresenta una vera e propria rinascita – evidenzia una delle beneficiarie del corso e lavoratrice del centro di bellezzae anche per questo ho scelto come logo il fiore di loto che simboleggia la rinascita del fango”. Il progetto non si ferma: grazie all’8xmille alla Chiesa cattolica “Un mestiere per il futuro” proseguirà con nuovi laboratori e corsi per apprendere altri mestieri.

Le testimonianze di Felice, Carmen e delle ragazze sono al centro di un nuovo filmato della serie Firmato da te, che racconta, attraverso la voce dei protagonisti, cosa si fa concretamente con l’8xmille destinato alla Chiesa cattolica e segue le ricadute di un piccolo gesto nel vissuto di persone e luoghi. Un racconto in prima persona, senza filtri, con un montaggio serrato e cinematografico, che coinvolge lo spettatore nelle pieghe delle tante esperienze sostenute dalla carità cristiana.

Il programma, realizzato in collaborazione con il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, mette in luce il valore della gratuità, tocca la carne viva di ferite che spesso non si vogliono vedere, comprende gli sforzi di una chiesa in uscita, che si prende cura dei più deboli. I video della serie tv mettono in luce i mille intrecci che la Chiesa cattolica è in grado di creare, donando possibilità e speranza, intervenendo con discrezione e rispetto, operando con creatività e positività nel presente dell’Italia che arranca.

Ogni anno, grazie alle firme dei contribuenti, si realizzano, in Italia e nei Paesi più poveri del mondo, migliaia di progetti che vedono impegnati sacerdoti, suore e i tantissimi operatori e volontari che quotidianamente rendono migliore un Paese reale, fatto di belle azioni, di belle notizie.

Destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica equivale, quindi, ad assicurare conforto, assistenza e carità grazie ad una firma che si traduce in servizio al prossimo. La Chiesa cattolica si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei fedeli e dei contribuenti italiani per rinnovarla, a sostegno della sua missione.

Sono tanti i progetti documentati nella serie in onda su Tv2000 e disponibili online sul canale YouTube 8xmille, dove il video può essere condiviso.

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