Vico Equense rinnova la sua tradizionale sfilata de “Le Pacchianelle” del 6 gennaio. Nato nel 1909 dalla fervida ispirazione di Frà Pasquale Somma e proprio per questo organizzato dai Padri Minimi di San Vito e la Città di Vico Equense, il corteo composto ora da circa 500 figuranti tra adulti e bambini sfilerà per le vie della città per la sua 113° edizione. Da allora la sfilata delle Pacchianelle, iscritta nel registro del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), è diventata con il tempo simbolo di identità locale e indiscussa tradizione popolare, tramandata da genitori a figli, rappresentando per numerose generazioni un legame storico con le proprie radici familiari e con il proprio paese.
L’itinerario
La tradizione
Con la loro grande varietà di colori misti a poesia, col loro fascino e i loro costumi confezionati, da innumerevoli anni, dalla instancabile e laboriosa “sarta” Concetta Caccioppoli, guidata dal direttore artistico Luigi Savarese che, oltre al proprio estro, si ispira a famosi pittori che hanno fatto la storia dell’arte, le Pacchianelle chiudono le manifestazioni che hanno caratterizzato l’Incanto del Natale 2023 di Vico Equense.
Organizzate dall’Associazione Amici delle Pacchianelle, rappresentate da P. Giuseppe Porzio O.M., Rettore del Convento di San Vito, patrocinate dalla Città Metropolitana di Napoli, sostenute finanziariamente dall’Amministrazione Comunale della Città di Vico Equense, le Pacchianelle trasmettono un messaggio di conservazione dell’appartenenza di questa terra.
“Una manifestazione di particolare pregio che valorizza la nostra identità culturale tramandata di generazione in generazione – ha dichiarato il sindaco Peppe Aiello -. Circa 500 figuranti vestiti con i consueti abiti che richiamano il presepe del ‘700 napoletano danno vita a un quadro d’insieme unico, dove allo sfarzo dei vestiti nei Magi si unisce la semplicità dei vestiti dei contadini e dei “pacchiani” che rendono omaggio il neonato Salvatore con i prodotti tipici della nostra terra. Questo evento, oltre a essere un vanto per la nostra cittadina, è senza dubbio una delle tradizioni più autentiche e sentite dell’intera Penisola Sorrentina”.