All’Ospedale Betania una calza per i bimbi nati prematuri da Sofia e Barbara, due ex pazienti

Insieme al personale sanitario hanno distribuito ai "piccoli guerrieri" una calza con la scritta "La mia prima Epifania"

La bellezza della vita che non si arrende e che, nel non arrendersi, genera amore e speranza: questo quanto insegnatoci oggi dai sorrisi di Sofia e Barbara.

In un momento non particolarmente felice testimoniato dalle ultime notizie riguardanti il fronte sanitario campano, una bella storia di solidarietà ci è offerta dall’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli.

Barbara e Sofia, due bambine ex pazienti dell’ospedale, hanno infatti dedicato, insieme alla loro amorevole mamma, la festività dell’Epifania al confezionamento di calze destinate ai bimbi che adesso si trovano in quello stesso reparto di Terapia Intensiva Neonatale che le ha viste combattere appena nate.

Insieme al personale sanitario hanno distribuito la classica calza rossa con bordo bianco ai piccoli bambini nati prematuri. Sulla calza la scritta “La mia prima Epifania“. Un giorno di festa e un augurio a cui il personale dell’Ospedale Betania ha dedicato un post social, tante foto ed un “Grazie a Sofia, Barbara e a tutti coloro che con il cuore contribuiscono a creare un ambiente accogliente e sereno per i nostri piccoli guerrieri!“.

Un meraviglioso gesto di solidarietà che è reso ancora più commovente dagli sguardi di Barbara e Sofia, che raccontano una bella storia di gratitudine per il personale medico-sanitario che le ha assistite. Una storia in grado di generare speranza, per tutti i piccoli guerrieri del reparto, per i loro genitori e per i medici e gli infermieri della struttura.

Un barlume di luce nel buio che attanaglia intere famiglie in un’attesa logorante ma che talvolta, come è il caso di queste due generose bambine, è fortunatamente scalfita dalla forza dell’amore e della solidarietà che può, e dovrebbe, essere esercitata da ognuno, in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo. Cosa ci insegna questa storia? Che alla solidarietà non c’è limite che tenga: non si è mai troppo piccoli per poter trasmettere qualcosa di estremamente positivo. Grazie a Sofia e Barbara per avercelo ricordato con la potenza del loro sorriso!

Anna Rega

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