Un miracolo di Natale con qualche giorno di ritardo, quello avvenuto presso l’ospedale Santa Maria dell’Olmo, di Cava Dei Tirreni qualche giorno fa. La dottoressa Carmela Rescigno, primo medico al pronto soccorso, presidente commissione anticamorra Regione Campania, orgoglio nolano, ha salvato la vita di una 70enne di Cava dei Tirreni. La donna, obesa e positiva al Covid 19, era giunta in pronto soccorso per una occlusione intestinale e in condizioni critiche.
Un miracolo operato attraverso la grande umanità e l’immenso valore della dottoressa Carmela Rescigno e della sua equipe medica, che hanno operato d’urgenza una donna, giunta in pronto soccorso in condizioni cliniche critiche, tormentata da dolori terrificanti, dati da un occlusione intestinale.
La dottoressa Rescigno, raggiunta da una telefonata al reperibile nel cuore della notte, si è precipitata in reparto e, in pochi minuti, ha avuto ben chiaro il quadro della situazione: un laparocele strozzato metteva a rischio la vita della paziente. Bisognava correre in sala operatoria per risolvere l’occlusione intestinale.
Il team medico guidato dalla dottoressa Rescigno, e composto dal dottor Antonio Maschio e dal dottor Gennaro Carmando, coadiuvati dall’assistenza anestesiologica della dottoressa Natalia Di Domenico, durante l’intervento d’urgenza, ha scoperto la presenza di una incredibile massa uterina di oltre 10 kg che andava asportato.
L’intervento complesso e delicato, è iniziato alle 22:00 e si è brillantemente concluso alle 2:30. La paziente ora è fuori pericolo e il suo decorso post operatorio è regolare.
Una buona notizia che, in un periodo in cui gli episodi di malasanità in Campana, le liste d’attesa infinite, i ritardi, i reparti e i presidi a rischio chiusura che crescono, scoraggiano non poco i pazienti, ridà speranza. Da sollievo. E sottolinea inoltre come e quanto sia fondamentale l’esistenza dell’ospedale di Cava Dei Tirreni, da tempo in uno stato di precarietà, ma che per l’ennesima volta, anche grazie a medici come la dottoressa Rescigno, si è dimostrato ancora indispensabile per salvare vite.