Pozzuoli, arrestato l’ex sindaco Vincenzo Figliolia: scandalo appalti per il rione Terra. 11 indagati in totale, c’è anche Nicola Oddati del Pd. Un’autentica tempesta politica si è abbattuta su Pozzuoli e oltre, scatenando arresti e avvisi di garanzia legati agli appalti del Rione Terra, dopo le perquisizioni del 2022.
Pozzuoli, arrestato l’ex sindaco Vincenzo Figliolia
Tra le figure di spicco coinvolte, l’ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, ora dietro le sbarre con accuse che spaziano dalla turbativa d’asta alla corruzione. Accanto a lui, l’ex responsabile delle politiche regionali del Pd, Nicola Oddati, l’imprenditore puteolano Salvatore Musella, presunto beneficiario di un appalto ottenuto attraverso il comune, e Giorgio Palmucci, attuale vice presidente Confindustria Alberghi Italia e ex presidente Enit.
La vicenda coinvolge anche due collaboratori di Musella, Salvatore della Corte e Gianluca Flaminio, posti ai domiciliari. Mentre è stato imposto l’obbligo di presentazione per vari professionisti. Tra questi figurano Angelo Tortora, dipendente del Comune di Pozzuoli e stretto collaboratore dell’ex sindaco Figliolia, Giovanni Bastianelli, ex Direttore Esecutivo dell’Ente Nazionale Italiano del Turismo, e Antonio Carrabba, stretto collaboratore e consulente di riferimento di Musella.
Scandalo appalti per il rione Terra
Ulteriori obblighi di firma riguardano l’ex consigliere regionale della Calabria Sebastiano Romeo e Luciano Santoro, ex consigliere provinciale a Taranto. L’inchiesta è stata condotta dai pm Capuano, Ferrigno e Sica, sotto il coordinamento dell’aggiunto Sergio Amato. Il lavoro determinante della Finanza, guidata dal colonnello Paolo Consiglio, e della Mobile, con il primo dirigente Alfredo Fabbrocini, ha contribuito a mettere a nudo la presunta rete di illeciti legata agli appalti del Rione Terra.
Le accuse mosse nei confronti degli indagati spaziano da presunte tangenti a benefici illeciti ottenuti attraverso gli appalti pubblici. La tempesta politica che si è scatenata con questi arresti e avvisi di garanzia promette di avere ripercussioni significative sul panorama politico di Pozzuoli e nelle istituzioni coinvolte. Gettando luce su pratiche illecite che hanno minato la correttezza e la trasparenza degli appalti pubblici in questa area. L’opinione pubblica resta in attesa di ulteriori sviluppi su questa vicenda che sta sconvolgendo il tessuto politico della città e oltre.