Un’inchiesta di vasta portata svela un intricato sistema di corruzione legato agli appalti a Pozzuoli, coinvolgendo figure di spicco, tra cui l’ex sindaco Vincenzo Figliolia, l’ex responsabile delle politiche regionali Nicola Oddati, l’imprenditore Salvatore Musella e il vicepresidente di Confindustria Alberghi Italia, Giorgio Palmucci.
Pozzuoli, ecco svelato il “Sistema appalti”
Le accuse, mosse dalla Procura di Napoli, riguardano promesse di denaro, corruzione, assunzioni di operai a tempo indeterminato e benefici vari ottenuti attraverso accordi collusivi. L’indagine è stata condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, rivelando pratiche illecite nella gestione di servizi turistico-gastronomici e commerciali nel Rione Terra.
Vincenzo Figliolia, già sindaco di Pozzuoli, è ora dietro le sbarre, insieme a Nicola Oddati, Salvatore Musella e Giorgio Palmucci. Le accuse, tra cui concorso in turbata libertà degli incanti, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e traffico di influenze illecite, gettano luce su uno schema complesso di scambi illeciti che coinvolgono anche l’assegnazione di appalti e concessioni.
Assunzioni e soggiorni in hotel per le gare del Rione Terra
Un’appalto particolarmente sotto i riflettori è legato al parcheggio multipiano e alla riqualificazione ambientale dell’area ex Cava Regia. Salvatore Della Corte, coinvolto in questa operazione, è agli arresti domiciliari insieme a Gianluca Flaminio. L’ex sindaco Figliolia avrebbe ottenuto benefici per la somma di 70mila euro da questa transazione, secondo l’accusa.
Nicola Oddati, a sua volta, è accusato di aver ricevuto 4mila euro e ulteriori pagamenti periodici, oltre al finanziamento di pernottamenti presso l’Hotel Terminus a Napoli, il pagamento di abiti sartoriali e lavori di ristrutturazione per la sua abitazione, nonché l’uso esclusivo di auto a noleggio tramite Flaminio Gianluca.