Alcuni si, ed altri no, sono a conoscenza della leggenda metropolitana nota da anni che dice che le persone che rubano delle pietre negli scavi di Pompei attirano su di loro una maledizione.
La maledizione delle pietre degli Scavi di Pompei
Coloro a cui è arrivata questa voce sono sorprendentemente molteplici, anche dall’estero, di fatti un’archeologa che collabora con il Parco archeologico di Pompei, Sophie Hay, ha mostrato alcune foto di biglietti di scuse con cui negli anni alcuni visitatori hanno restituito pietre o piccoli reperti trafugati durante la visita.
Molti di questi biglietti di scuse sono in inglese e sembrano far proprio riferimento a questa leggenda, mentre altri invece sono stati scritti e spediti al parco da persone semplicemente pentite per il loro gesto villano: saccheggiare elementi preziosi ed inestimabili, forse non rendendosi nemmeno conto del valore prezioso che anche un piccolo masso o un minuscolo pezzo di mosaico potrebbero avere.
Quei biglietti di scuse da tutto il mondo
Da anni, ormai, il Parco archeologico riceve decine e decine di pacchetti postali, contenenti il reperto archeologico rubato e lettere e bigliettini di scuse. Lo stesso Gabriel Zuchtriegel, direttore degli scavi di Pompei, di recente ha condiviso un biglietto simile che si è visto recapitare assieme ad una manciata di reperti di pomice.
Il biglietto scritto in inglese diceva: ”Non sapevo della maledizione. Non sapevo che non avrei dovuto prendere delle pietre. Nel giro di un anno mi sono accorta del cancro al seno. Sono giovane e in salute e i medici dicono che si è solo trattato di ‘sfortuna’. Per favore accetta le mie scuse e questi pezzi. Mi dispiace”, si legge nel messaggio postato da Zuchtriegel su X che manda alla donna un “in bocca al lupo” per la guarigione.
Francesca Tufano