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Delitto Tramontano, Alessandro Impagnatiello: “Chiedo scusa”

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Delitto di Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello: “Chiedo scusa, la mattina vorrei non svegliarmi più”. Gli avvocati: “Pentimento sincero”. Le dichiarazioni spontanee dell’imputato, rilasciate durante l’udienza presso la Corte d’Assise di Milano, hanno scosso l’aula e hanno reso ancora più intenso il clima di dolore che circonda questa vicenda.

Il delitto di Giulia Tramontano

Alessandro Impagnatiello, 31 anni, è accusato di omicidio volontario pluriaggravato per la morte di Giulia Tramontano, 29 anni, originaria di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, e del loro figlio Thiago, ancora nel grembo materno. Il processo, che ha avuto inizio con la richiesta di ammissione delle prove, ha rivelato particolari sconvolgenti sull’accaduto. Secondo il pm Alessia Menegazzo, l’imputato avrebbe somministrato veleno a Giulia per mesi prima che il tragico evento si consumasse.

Le dichiarazioni di Alessandro Impagnatiello hanno aggiunto un ulteriore strato di dramma a questa storia. “Mi scuso, non posso chiedere perdono, ma mi scuso con tutte le persone”, ha affermato l’imputato, visibilmente commosso. Ha parlato delle notti insonni, dell’incapacità di comprendere la tragedia e delle lacrime versate ogni giorno pensando a ciò che ha causato. Le sue parole sono state accompagnate da lacrime e singhiozzi, mentre cercava di esprimere il suo “inspiegabile” sgomento.

Alessandro Impagnatiello: “Chiedo scusa, la mattina vorrei non svegliarmi più”

La famiglia di Giulia, presente in aula, ha reagito in maniera emotiva alle dichiarazioni di Impagnatiello. La sorella Chiara e il padre Franco sono usciti dall’aula durante il discorso, mentre la madre Loredana e il fratello Mario sono rimasti ad ascoltare. È stata una scena toccante, che ha sottolineato l’enorme dolore che questa tragedia ha inflitto alla famiglia Tramontano.

Il processo, che si svolge presso il Tribunale di Milano, ha ammesso tutte le prove e i testimoni richiesti da accusa, difesa e parte civile. La Corte ha fissato il prosieguo delle udienze per il 12 febbraio, con altre date programmate per il 7 e il 21 marzo.

Gli avvocati: “Pentimento sincero”

L’avvocato di Alessandro Impagnatiello, Giulia Geradini, ha dichiarato che le scuse pronunciate dall’imputato riflettono un “sincero pentimento” e rappresentano un passo significativo verso la ricerca di perdono. Ha sottolineato che l’imputato si trova in uno stato di profondo dolore e che il processo è appena all’inizio. La difesa intende affrontare il giudizio di merito con determinazione.

D’altra parte, l’avvocato Giovanni Cacciapuoti, rappresentante della famiglia Tramontano, ha sottolineato che le scuse di Impagnatiello arrivano a distanza di sette mesi dall’accaduto, ma ha anche evidenziato la gravità del gesto, sostenendo che l’imputato ha somministrato veleno per mesi alla compagna e al figlio a venire.

Il caso Impagnatiello-Tramontano rimane uno degli eventi più tragici e scioccanti degli ultimi tempi, evidenziando ancora una volta la complessità delle dinamiche umane e le tragedie che possono celarsi dietro le apparenze di una relazione. Il proseguimento del processo rivelerà ulteriori dettagli e porterà la vicenda sotto i riflettori della giustizia.

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