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Caivano, bimbe stuprate dal branco: la 13enne conferma gli abusi

Caivano: stupri cuginette, tre minorenni condannati a 10 e 9 anni

Si è aperto ieri l’incidente probatorio riguardante gli stupri avvenuti al Parco Verde di Caivano lo scorso estate su due cuginette di 10 e 12 anni. La prima delle vittime, ora tredicenne, ha ripercorso e confermato tutti i dettagli della tragica vicenda durante il lungo interrogatorio. L’ambiente era protetto e confortevole, allestito con peluche e giochi, ma nonostante ciò, la piccola ha dovuto affrontare con coraggio le domande degli avvocati degli indagati durante il controesame.

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L’incidente probatorio, iniziato intorno alle 10 e conclusosi poco prima delle 15, è stato cadenzato da pause per non stressare ulteriormente la giovane testimone. Lunedì prossimo sarà la volta della seconda bambina coinvolta nei tragici eventi.

I legali dei due tutori delle bambine, gli avvocati Marco Buonocore e Maria Teresa De Nicolo, hanno sottolineato la delicatezza della situazione, essendo coinvolte entrambe parti minori. L’avvocato Manuele Palombi ha chiesto massima riservatezza e rispetto per l’intera vicenda processuale, evidenziando il rischio di “vittimizzazione secondaria” causato dalle pressioni mediatiche.

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“Ritengo che le pressioni mediatiche possano solo portare a una vittimizzazione secondaria delle parti in causa”, ha dichiarato Palombi. Ha aggiunto che tutte le procure della Repubblica coinvolte stanno conducendo le opportune indagini per garantire che la giustizia segua il suo corso.

L’avvocato Clara Niola, difensore dei genitori di una delle bambine, aveva già evidenziato la problematica della vittimizzazione secondaria la scorsa estate. La testimonianza della piccola è stata guidata dal giudice Fabrizio Forte e dal giudice per i minorenni Umberto Lucarelli, con la presenza dei sostituti procuratori Claudia De Luca e Maria Carmela Quaranta. Erano presenti anche i genitori di tre degli indagati, due maggiorenni e sette minorenni, accompagnati dai rispettivi avvocati. Tre indagati, due maggiorenni e un minorenne, non sono più detenuti.

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