Supercoppa: Inter beffa il Napoli al 91′. Rabbia azzurra per il rosso a Simeone

A mezzora dalla fine la svolta, con l'espulsione forse affrettata di Simeone per una doppia ammonizione. Napoli in dieci. Furia di Mazzarri e partita condizionata

Come da pronostico l’Inter si è aggiudicato il primo trofeo stagionale, ma di certo non trionfa su un Napoli ostinato e attento in difesa. All’ennesima palla in aria, Lautaro Martinez, punisce il che già si preparava alla lotteria dei rigori.

Grazie ad un gol del suo capitano, in pieno recupero, l’Inter batte il Napoli 1-0 a Riyadh e si aggiudica per la terza volta di fila, la ottava in assoluto, la Supercoppa italiana. Azzurri infuriati con l’arbitro Rapuano per l’espulsione a metà secondo tempo, sicuramente eccessiva, di Simeone che di fatto ha spianato la strada al trionfo nerazzurro. E sì perchè fino a quel momento il Napoli stava reggendo tutto sommato bene all’assalto di Lautaro e compagni, anzi nella ripresa stava anche provando a venire fuori.

Poi l’inferiorità numerica ha costretto Mazzarri a rivedere lo schieramento tattico e a difendersi ad oltranza nel tentativo di arrivare ai rigori. Eroica la difesa azzurra, che non è bastata a fermare la conclusione Lautaro a tempo scaduto.

L’Inter porta così a casa il trofeo e manda un messaggio alla Juve anche in chiave Scudetto. Per l’allenatore Simone Inzaghi, inoltre, è la quinta vittoria nella Supercoppa, terza consecutiva con i nerazzurri, record assoluto meglio anche di Fabio Capello e Marcello Lippi.

Nelle file azzurre, Mazzarri conferma il cambio di modulo con la difesa a 3 ma la novità vera è la presenza del giovane Zerbin da titolare sulla fascia sinistra vista l’assenza di Mario Rui. A destra gioca l’altro neo acquisto Mazzocchi, con Cajuste preferito a Zielinski a metà campo. In avanti, il tecnico toscano schiera Politano e Kvaratskhelia alle spalle di Simeone vista l’assenza di Osimhen e Anguissa in Coppa d’Africa. In panchina anche l’ultimo arrivato Ngonge.

Nell’Inter, invece, Inzaghi lascia in panchina Bastoni per precauzione e schiera in difesa De Vrij con Pavard e Acerbi ai lati. Sulla destra gioca Darmian, con Dumfries anche lui in panca perchè non al meglio. In attacco la coppia Lautaro-Thuram. Prima della partita un velo di tristezza è calato anche allo stadio di Riyadh per la notizia della scomparsa a 79 anni di Gigi Riva.

È il Napoli a fare la partita nei primi minuti, l’Inter aspetta per poi ripartire. Dopo un quarto d’ora di studio a centrocampo, sono proprio i nerazzurri i primi a rendersi pericolosi con un sinistro al volo dal limite di Dimarco con palla di un soffio a lato. Ci provano poi Calhanoglu e Mkhitaryan con altre due conclusioni, ma senza precisione. Il Napoli fatica a contenere le folate offensive della squadra di Inzaghi, che alla mezzora torna a rendersi ancora pericolosa con un colpo di testa di poco a lato di Lautaro Martinez.

La squadra di Mazzarri non riesce più a tenere i ritmi alti dell’inizio e finisce per schiacciarsi davanti alla propria area di rigore. L’ultimo brivido della frazione è ancora in area azzurra con un colpo di testa di Thuram di poco fuori. Dominio Inter, Napoli mai pericoloso dalle parti di Sommer con Kvaratskhelia disinnescato da un ottimo Pavard.

Prima della ripresa del gioco osservato un minuto di silenzio per ricordare Gigi Riva. Particolarmente commosso Mazzarri, che ha allenato anche a Cagliari nel corso della sua carriera. La due squadre riprendono ad affrontarsi anche in modo ruvido soprattutto a centrocampo, tanto che fioccano i cartellini gialli, segno che l’arbitro rispetto al primo tempo ha cambiato registro.

Il primo affondo è del Napoli, con Kvaratskhelia che finalmente riesce a liberarsi al tiro ma sul suo destro a giro è provvidenziale Sommer nella deviazione in angolo.

Nella sfilza di gialli comminati da Rapuano per tenere in pugno la partite da segnalare quelli a Calhanoglu e Barella, entrambi salteranno la prossima partita di campionato contro la Fiorentina perchè diffidati. La partita si scalda, l’Inter torna a farsi vedere dalle parti di Gollini con Thuram dalla distanza. Para il portiere azzurro.

A mezzora dalla fine la svolta, con l’espulsione forse affrettata di Simeone per una doppia ammonizione. Napoli in dieci. Inzaghi manda subito in campo Frattesi e Carlos Augusto per Barella e De Vrij per uno schieramento più offensivo vista anche la superiorità numerica. La squadra nerazzurra si riversa in avanti e sfiora a ripetizione il vantaggio con Lautaro, con Thuram due volte e ancora con l’argentino.

Ormai il Napoli non può fare altro che difendersi e provare ad arrivare ai rigori. Nell’assalto finale alla porta di Gollini ci provano anche i neo entrati Arnautovic, Carlos Augusto e Frattesi, ma il muro azzurro resiste. Anzi nel recupero il Napoli prova il colpaccio con il neo entrato Lindstrom che prova a sorprendere Sommer da lontanissimo con un tiro di poco alto. Quando ormai i rigori sembrano inevitabili, però, l’Inter trova il gol vittoria con il suo capitano Lauraro Martinez con una girata di prima intenzione da centro area su assist di Pavard dalla destra.

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