
A Torre Annunziata due giovani calciatori, ex membri del Benevento, Emanuele Agnello e Francesco Perlingieri, entrambi 21enni, sono stati arrestati dai Carabinieri per aver picchiato un ragazzo in strada. A riportare la notizia questa mattina è stato il quotidiano “Il Mattino”.
Torre Annunziata, picchiano selvaggiamente un ragazzo in strada
Il contesto dello sconvolgimento è un dedalo di vicoletti tra il rione Provolera e il quadrilatero delle Carceri, quartieri noti a Torre Annunziata. La scena si è svolta in via Vittorio Emanuele, dove i due calciatori sono stati sorpresi dai Carabinieri mentre picchiavano un 19enne, anch’egli legato agli ambienti del clan Gionta.
Per motivi futili, Agnello e Perlingieri avrebbero aggredito verbalmente e fisicamente il loro conoscente. L’intervento tempestivo dei carabinieri durante un controllo notturno ha impedito ulteriori danni al giovane malmenato. Incredibilmente, nemmeno la presenza delle forze dell’ordine ha fermato i due calciatori, che hanno invece aggredito anche i carabinieri, risultando nella loro immediata detenzione.
Arrestati due ex calciatori del Benevento
Il procuratore di Torre Annunziata ha ordinato gli arresti domiciliari per entrambi, confermati successivamente da un giudice, ma con un altrettanto repentino rilascio sulla parola. La carriera calcistica di Agnello ha subito un duro colpo, con la rescissione del contratto appena due giorni dopo l’arresto. Perlingieri, già svincolato dal Benevento dallo scorso 23 novembre, ha visto la sua situazione peggiorare ulteriormente.
Entrambi cresciuti nel settore giovanile del Benevento, Agnello e Perlingieri avevano avuto qualche presenza nei professionisti, ma quest’anno erano finiti ai margini della prima squadra. Le indagini dei carabinieri stanno cercando di chiarire il motivo dell’aggressione al 19enne e perché i due calciatori si trovassero a Torre Annunziata, nonostante fossero residenti a Scafati.
L’episodio la scorsa notte, indagini dei Carabinieri sul movente
Emanuele Agnello, in particolare, porta un cognome “pesante” a Torre Annunziata, dove lo zio Alfonso Agnello è stato sospettato dell’omicidio di Giancarlo Siani nel 1985, anche se successivamente è stato scagionato da quell’accusa, ma condannato per altri reati di camorra.