È in arrivo una nuova emergenza rifiuti in Campania?

È fissata per oggi martedì 23 gennaio la riunione tra le organizzazioni sindacali e la Regione Campania per l’individuazione di una soluzione

La tensione in Campania per il rischio di una nuova emergenza rifiuti è ormai palpabile tra i sindaci della provincia di Napoli e i dipendenti della Sapna, la società della Città Metropolitana di Napoli che si occupa dei siti di Giugliano e Tufino per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

È in arrivo una nuova emergenza rifiuti in Campania?

Questi ultimi hanno infatti indetto uno sciopero, in aperta contestazione con la decisione della società di suddividere la provincia di Napoli in tre ambiti territoriali. La preoccupazione è che tale spacchettamento possa comportare la creazione di tre società distinte, rendendo il futuro degli attuali operatori del tutto incerto.

Lo sciopero è cominciato il 16 gennaio ed è tuttora in vigore, scaturito dalla scelta dell’Ato (Ambito territoriale ottimale) di Napoli 3 di fondare una nuova società mista, dal capitale prevalentemente pubblico ma aperta alla partecipazione di un capitale privato, da individuare tramite bando.

Ecco cosa sappiamo fino a questo momento

Da quel giorno, lo smaltimento dei rifiuti nei comuni interni all’Ato di Napoli 3 sta andando a rilento. Il rischio è che città come Ercolano, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Gragnano, Sant’Antonio Abate fino ad arrivare a Sorrento, ma anche Terzigno, Volla, Massa Lubrense e diverse altre città del vesuviano, possano trovarsi nei prossimi giorni ad affrontare un’inaspettata emergenza rifiuti.

Gli Stir, gli scioperi e la tensione tra i sindaci

Sulla questione è intervenuto il sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto, il quale ha posto l’attenzione sui disagi generati dallo sciopero: “È assurdo e vergognoso che nonostante gli sforzi delle persone perbene di Ercolano, siamo costretti a pagare per responsabilità altrui”. Parole di condanna sono state pronunciate anche da Ciro Pavone, assessore all’ambiente del comune di Sant’Anastasia, che ha definito lo sciopero “grave” e “inaccettabile”.

È fissato per martedì 23 gennaio la riunione tra le organizzazioni sindacali e la Regione Campania per l’individuazione di una soluzione; un incontro cruciale per evitare che lo sciopero degli operatori Sapna si tramuti in una vera e propria emergenza sanitaria nella provincia di Napoli.

Roberto Calabrese

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