Napoli, svolta nell’omicidio dell’81enne ucciso con 92 coltellate: fermato dai carabinieri il nipote Massimo De Solda di 28 anni. Killer e vittima avevano bevuto caffè e condiviso una sigaretta. Il terribile episodio ha sconvolto il quartiere “Fuorigrotta” di Napoli, dove l’81enne Mario Palma è stato ritrovato morto nella sua abitazione lo scorso 19 novembre. Ancor più agghiacciante, il sospetto dell’omicidio sembra ricadere sul nipote dell’anziano, che, secondo le informazioni emerse, avrebbe compiuto il barbaro gesto dopo aver condiviso un caffè e alcune sigarette con la vittima.
Napoli: 81enne trovato in una pozza di sangue in casa. Ucciso a coltellate al volto e al collo
Napoli, svolta nell’omicidio dell’81enne ucciso con 92 coltellate
Il presunto assassino è stato fermato dalle autorità, accusato di omicidio aggravato, e sembra abbia confessato l’atroce delitto durante l’interrogatorio. La dinamica dell’omicidio ha una risonanza da film horror, con il nipote che avrebbe inflitto ben 92 fendenti a suo nonno, utilizzando un’arma da punta e da taglio.
L’orrore è iniziato nella cucina dell’abitazione per poi estendersi in altre stanze, culminando nel soggiorno, dove l’anziano si è accasciato senza speranza di sopravvivenza. Le indagini sono state condotte con determinazione dai carabinieri della compagnia di Bagnoli, coadiuvati dal Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris), sotto la direzione della Procura di Napoli.
Fermato il nipote dai carabinieri
L’indagato è stato incastrato principalmente grazie alla presenza delle sue tracce ematiche nell’abitazione. I riscontri del Ris hanno evidenziato due differenti profili di Dna: uno appartenente alla vittima e l’altro attribuibile al nipote, il quale, durante il tragico evento, avrebbe riportato ferite che hanno lasciato le sue tracce nella scena del crimine.
L’allarme è scattato quando una vicina di casa ha notato delle macchie di sangue sul pianerottolo e sulla porta dell’appartamento di Palma, decidendo di avvertire il fratello dell’anziano. L’apertura dell’uscio con il doppione delle chiavi ha rivelato una casa apparentemente in ordine, ma con cassetti e mobili della stanza da letto aperti.
Killer e vittima avevano bevuto caffè e condiviso una sigaretta
Nonostante la chiara e crudele violenza esercitata sull’anziano, non è ancora chiaro se il movente dell’omicidio sia legato a questioni economiche, nonostante in passato l’indagato sia stato coinvolto in questioni legali correlate al traffico di droga.