Frana di Ischia, riflettori dell’Antimafia: cosa sappiamo fino ad ora

L'intervento delle autorità mira a esaminare da vicino le ditte appaltatrici coinvolte negli interventi per la messa in sicurezza del territorio e la rimozione del fango franato a valle dall'Epomeo nel novembre del 2022

Frana di Ischia, i riflettori dell'Antimafia sui cantieri della ricostruzione: quel

Ischia è al centro di una delicata operazione della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) che ha avviato approfonditi controlli sui cantieri dedicati alla ricostruzione post – frana. L’intervento delle autorità mira a esaminare da vicino le ditte appaltatrici coinvolte negli interventi per la messa in sicurezza del territorio e la rimozione del fango franato a valle dall’Epomeo nel novembre del 2022.

Frana di Ischia, i riflettori dell’Antimafia sui cantieri della ricostruzione

L’operazione, condotta con il supporto dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato isolane, ha coinvolto diverse decine di agenti. L‘iniziativa è avviata poche ore prima dell’arrivo sull’isola del prefetto Michele Di Bari, il quale ha dichiarato massima attenzione della Prefettura sugli appalti legati ai numerosi lavori avviati a seguito delle calamità naturali che hanno colpito Ischia negli ultimi anni.

Particolare attenzione dedicata ai controlli sugli automezzi e sui dipendenti delle ditte edili impegnate nei cantieri. I verificatori stanno esaminando le autorizzazioni, la documentazione di trasporto e il rispetto delle normative ambientali e di sicurezza sul lavoro.

Quel “filo” che lega l’isola alla penisola sorrentina

I controlli della Dia non sono solamente una risposta alle necessità di vigilanza sulla ricostruzione post-frana ma sono anche correlati alla vicenda di Salvatore Langellotto, imprenditore edile recentemente arrestato. Langellotto è stato condannato per concorso esterno in associazione camorristica ed è stato accusato di aver aggredito il presidente del Wwf Terre del Tirreno, Claudio d’Esposito. L’imprenditore risulta essere impiegato dalla ditta appaltatrice dello smaltimento in terraferma del fango provocato dall’alluvione ischitana.

Il prefetto Di Bari, nel corso della sua visita ufficiale, ha sottolineato l’importanza della collaborazione e coesione istituzionale. Ha evidenziato il forte calo degli indici di delittuosità registrato nell’isola nel 2023, attribuendolo all’impegno delle forze dell’ordine. Ha annunciato la stipula di un protocollo per la legalità che coinvolgerà sindaci, sindacati e datori di lavoro.

Durante la riunione con il commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, il prefetto ha ribadito che la priorità rimane la messa in sicurezza di Ischia. Ha sollecitato l’esecuzione di un’esercitazione di protezione civile per i cittadini dell’isola, data l’alta esposizione al rischio. Ha anche insistito sulla necessità di stabilizzare un programma pluriennale per garantire risposte esaustive, inclusa la disponibilità di risorse finanziarie.

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