La quarta serata del Festival di Sanremo ha regalato emozioni e performance indimenticabili, con le cover dei brani iconici che hanno fatto la storia della musica italiana e mondiale: tra i protagonisti della serata, spicca il rapper napoletano Geolier. Che dopo la vittoria nella seconda serata del Festival, ha affascinato il pubblico con la sua esibizione di “Strade”, in collaborazione con Luchè, Guè e Gigi d’Alessio. Tuttavia, nonostante il suo talento, l’accoglienza fredda riservata al momento della sua vittoria ha evidenziato una certa polarizzazione di opinioni.
Festival di Sanremo, Geolier si aggiudica la serata “cover”
Fischi dal pubblico del Teatro Ariston per la vittoria di Geolier nella serata dei duetti e della cover. Il rapper napoletano si è esibito in un Medley con “Strade”, un grande omaggio all’hip hop, insieme a Guè (che è l’unico milanese) con cui ha cantato Brivido, Luchè per O’ primmo ammore, e poi ha chiuso con Gigi D’Alessio con Chiagne.
L’Ariston si è trasformato in un palcoscenico di grande suggestione, con tutte le 30 performance dei concorrenti che si sono susseguite in un ritmo serrato. Sangiovanni ha aperto la serata con una versione speciale di “Farfalle”, eseguita in collaborazione con la cantante spagnola Aitana. Subito dopo, Annalisa e La Rappresentante di lista hanno incantato il pubblico con una potente interpretazione di “Sweet Dreams” degli Eurythmics.
Quei fischi dal pubblico del Teatro Ariston
La vera sorpresa è arrivata con la cover completamente in italiano proposta da Rose Villaine, accompagnata da Gianna Nannini, che ha regalato un medley dei successi della rockstar senese. Lorella Cuccarini ha poi fatto rivivere gli anni ’80 sul palco dell’Ariston, riproponendo i brani che hanno caratterizzato la sua carriera, in un memorabile duetto con Fiorello.
Alcune esibizioni hanno mantenuto l’arrangiamento originale dei brani, come nel caso di “Sogna ragazzo sogna”, interpretata da Alfa e Roberto Vecchioni, mentre altre hanno subito una rivisitazione totale, come “Che idea”, proposta dai Bnkr44 con Pino D’Angio. Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia hanno riportato l’Ariston indietro nel tempo, ricordando il Festival del 2017 con le loro performance di successo.
Uno dei momenti più toccanti della serata
Ma è stata Angelina Mango a regalare uno dei momenti più toccanti della serata, omaggiando suo padre Pino Mango con una delicata e potente versione di “La Rondine”, riarrangiata da lei stessa insieme al fratello Filippo e eseguita con il Quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma. L’emozione è stata palpabile, tanto che Amadeus, visibilmente commosso, ha espresso il suo apprezzamento per l’interpretazione della giovane cantante.