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Giorno dell’indipendenza dello Sri Lanka: il ricordo dei 76 anni nella città di Napoli

Il 76° Giorno dell’Indipendenza dello Sri Lanka è stato commemorato a Colombo domenica 4 febbraio. La cerimonia dell’autonomia dall’Impero britannico (1948) si è svolta nello Stato insulare con il consueto alzabandiera, la parata militare, il sorvolo degli aerei dell’aeronautica, l’esposizione dei carri armati, i lanci con il paracadute e svariate manifestazioni culturali. Nello stesso tempo, nella città di Napoli, alcuni rappresentanti della comunità srilankese, hanno partecipato ad una manifestazione per celebrare l’indipendenza: Piazza Dante è stata infatti animata con bandiere e cartelli colorati, gli speaker hanno parlato ai presenti rappresentando le loro istanze.

La giornata a Napoli

Un gruppo di cittadini della comunità srilankese residente nel capoluogo partenopeo ha presenziato nei pressi dell’ingresso di Port’Alba, lato sinistro dell’emiciclo di piazza Dante, esponendo svariati cartelli, grazie ai quali hanno comunicato le loro proposte politiche ed economiche. Sugli striscioni in lingua inglese era scritto infatti: “Cacciamo via il Fondo Monetario Internazionale…”, “Ridurre immediatamente le tariffe elettriche”, “Costruiamo un potere popolare”, “Concedere concessioni riducendo il carico fiscale ed i prezzi dei beni”, “Smetterla di vendere i beni pubblici”, “Smetterla di vendere proprietà pubbliche”. Tra quelli esposti in lingua italiana abbiamo letto invece: “Abbassare i costi di petrolio e gas che aumentano tutti i prezzi”, “Fermare subito l’aumento dell’IVA”.

Presenti in piazza anche alcune forze politiche, tra queste Potere al Popolo – Napoli e Rete dei Comunisti – Campania, le quali hanno trasmesso la loro solidarietà ai manifestanti: “In un momento particolarmente delicato a livello globale, abbiamo portato la nostra solidarietà al popolo srilankese che da anni sta lottando strenuamente contro la repressione di governi antipopolari…”, hanno comunicato da Potere al Popolo – Napoli. La Rete dei Comunisti – Campania ha ribadito “quei principi dell’autodeterminazione e la rivendicazione di giustizia sociale”, ricordando che negli ultimi anni lo Sri Lanka “ha visto il montare di una crisi che ha portato alla povertà e alla emigrazione forzata di milioni persone”.

Quanto espresso dai gruppi politici a Napoli trova riscontro negli eventi che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni all’interno della cosiddetta “lacrima dell’India” (nome associato allo Sri Lanka per la sua struttura di isola a forma di goccia), che è oggi una Repubblica Democratica Socialista, parte del Commonwealth delle nazioni (già Commonwealth britannico).

 

La crisi economica e la fuga di Rajapaksa

Ricordiamo l’ex presidente Gotabaya Rajapaksa, accusato di corruzione e cattivo uso dei fondi pubblici, nonché di aver provocato una gravissima crisi economica, è stato costretto a scappare fuori dalla Nazione a causa delle proteste che la popolazione srilankese aveva riversato contro di lui e la sua amministrazione (migliaia di manifestanti avevano preso d’assalto la sua residenza ufficiale). Rajapaksa, con la sua famiglia al potere da vent’anni, si era poi dimesso il 15 luglio 2022 lasciando il Paese con un debito pari ad oltre 83 miliardi di dollari (di questi fondi oltre la metà sono rivolti verso creditori stranieri).

Ma anche il governo attuale dello Sri Lanka, con a capo Ranil Wickremesinghe, è stato, ad esempio, criticato l’anno scorso per aver speso 550mila dollari, destinati al 75° Giorno dell’Indipendenza, proprio quando il paese stava appunto affrontando la gravissima crisi economica che aveva portato alla carenza di carburante e di beni essenziali (il video di Al Jazeera mostra le proteste dei cittadini durante la parata militare del 2023).

Il Giorno dell’Indipendenza in Sri Lanka

Quest’anno i festeggiamenti del 76° Giorno dell’Indipendenza dal dominio britannico sono stati decisamente più sobri, si è preferito tenere un profilo nettamente più basso. C’è da sottolineare che Srettha Thavisin, primo ministro tailandese, ha partecipato alla parata militare: Thailandia e Sri Lanka hanno firmato quindi un’intesa di libero scambio per incrementare commercio ed investimenti. Al momento sembra che la situazione economica sia migliorata sotto la guida di Ranil Wickremesinghe: sarebbe meno intensa la carenza di cibo, di carburante e di medicine.

Nonostante il presidente attuale Wickremesinghe, durante questa giornata, abbia spronato e motivato tutti gli srilankesi, sia in patria che all’estero, a contribuire con la massima energia alla ricostruzione della Nazione, continuano a perdurare le insoddisfazioni nella popolazione (come abbiamo visto dal presidio di Napoli anche nei residenti all’estero) a causa dell’aumento delle utenze domestiche (luce, gas, etc.) e delle tasse sul reddito ai professionisti e alle aziende, determinanti per soddisfare le condizioni del Fondo Monetario Internazionale. (Video del 76° Giorno dell’Indipendenza dello Sri Lanka).

Non sono mancate poi le parole di Antony Blinken, il quale ha precisato che gli Stati Uniti d’America nel prossimo anno, come partner nell’Indo-Pacifico, rafforzeranno ulteriormente i legami economici e di sicurezza marittima. Il Segretario di Stato USA ha poi chiarito che tra lo Sri Lanka e gli Stati Uniti esiste una cooperazione in materia di sicurezza, commercio e investimenti, ma che è necessario l’impegno costante nel “rafforzare la governance democratica e la crescita economica inclusiva e nella costruzione di istituzioni resilienti a beneficio di tutti gli srilankesi”.

Alcune foto dell’Aeronautica Militare dello Sri Lanka nel 76° Giorno dell’Indipendenza

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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