Il caso della morte del 13enne Alessandro di Gragnano, avvenuta il primo settembre 2022, continua a suscitare interrogativi e polemiche. Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale per i Minorenni di Napoli, Clara Paglionico, ha deciso di convocare cinque adolescenti per un’udienza camerale il prossimo marzo, incluso la presunta fidanzatina di Alessandro. Nell’inchiesta, come riportato oggi dal quotidiano “Il Mattino” è finita per la prima volta anche la fidanzata di Alessandro.
Gragnano, suicidio del 13enne Alessandro: indagata per la prima volta anche la fidanzatina
Durante le indagini difensive, accanto ai genitori di Alessandro, sono intervenuti gli avvocati Mario D’Apuzzo, Emilio Longobardi e Giulio Pepe, che hanno nominato un pool di esperti tra cui il criminologo Giacomo Di Gennaro e la psicologa Monica Siniscalchi. Emergono inquietanti messaggi recuperati dalle chat, avvenuti poco prima della tragica decisione di Alessandro di togliersi la vita.
Messaggi sullo smartphone poco prima della morte
Si parla di episodi di bullismo subiti da Alessandro, sia all’interno che all’esterno della scuola, che avrebbero contribuito al suo stato emotivo fragile. L’inchiesta ha anche rivelato un presunto coinvolgimento di cinque minorenni, con la possibile regia di un adulto, nel creare inganni e minacce che avrebbero tormentato Alessandro fino agli ultimi momenti della sua vita.
Il procuratore di Torre Annunziata sta ancora valutando la posizione dell’adulto coinvolto, mentre per i quattro minorenni indagati il pm Nicola Ciccarelli aveva inizialmente chiesto l’archiviazione, ma la dettagliata opposizione dei legali dei genitori di Alessandro ha portato il giudice a riaprire il caso. La posizione della fidanzatina è al vaglio della magistratura, con ipotesi di reati quali stalking e omicidio colposo.
