Riordino del Gioco Online: le sue potenziali ripercussioni sull’occupazione in Campania

Nel 2023, il settore del gioco in Italia ha affrontato una svolta significativa con l’introduzione del Decreto di riordino del gioco online.

Questa mossa del Governo ha scatenato una forte reazione da parte delle associazioni di
categoria italiane, le quali hanno espresso preoccupazioni riguardo l’esclusione del settore
terrestre in questo nuovo quadro normativo. Le associazioni hanno evidenziato come la
priorità data al riordino dell’online, a scapito del settore terrestre, possa creare notevoli squilibri.
Secondo i dati del 2023, il settore del gioco in Italia rappresenta una fonte di entrate
significativa per lo Stato, con un gettito di circa 11 miliardi di euro. Di questi, solo 1 miliardo proviene dal gioco online, il che sottolinea l’importanza cruciale del settore terrestre.
Nel contesto specifico della Campania, i dati statistici del 2023 rivelano un quadro
particolarmente interessante. Secondo le statistiche, in Campania, il settore del gioco terrestre rappresenta una fetta importante dell’economia locale, con oltre 4.000 punti vendita che offrono servizi di gioco, impiegando migliaia di persone.
Il gettito erariale generato dal gioco in Campania contribuisce in modo sostanziale alle finanze regionali. Nel 2023, si stima che il settore abbia generato entrate per circa 600 milioni di euro, una cifra che testimonia l’importanza del gioco terrestre per l’economia regionale. Tuttavia, con l’introduzione del nuovo decreto, si prevede una possibile riduzione di queste entrate, con conseguenze dirette sull’occupazione e sulle attività commerciali locali.
In generale, la preoccupazione principale riguarda la potenziale perdita di gettito erariale e
l’impatto negativo sugli attuali livelli occupazionali. Il settore del gioco terrestre impiega circa 150.000 lavoratori, di cui 140.000 operano sul territorio. La mancanza di attenzione verso questo settore potrebbe quindi avere conseguenze drammatiche sull’occupazione e sulle aziende che gestiscono gli apparecchi da gioco.

Inoltre, le associazioni hanno messo in luce come la decisione del Governo possa portare a
un’ulteriore asimmetria nella canalizzazione della domanda di gioco. Questo potrebbe non solo danneggiare le altre verticali distributive del territorio, ma anche compromettere la rete generalista che si occupa della distribuzione degli apparecchi da gioco.
Per affrontare queste problematiche, le associazioni hanno proposto la realizzazione di
un’unica Conferenza Stato Regioni e Comuni. L’obiettivo di questa conferenza sarebbe quello di elaborare una strategia comune e ordinata per il contrasto al Disturbo da gioco d’azzardo, un problema sociale crescente tra i giovani che necessita di un approccio coordinato e multicanale.

“La situazione attuale richiede un’attenzione equilibrata tra il gioco online e quello terrestre. È fondamentale che il Governo riconosca l’importanza di entrambi i settori e lavori per garantire una regolamentazione che non penalizzi ingiustamente una parte a favore dell’altra. Solo attraverso un approccio bilanciato e inclusivo si potrà garantire la sostenibilità del settore del gioco in Italia, proteggendo al contempo i lavoratori e contrastando efficacemente il disturbo da gioco d’azzardo”, commenta ai nostri microfoni D. Luciani della redazione di Gaming Insider.

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