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Arriva il “Day X”: il 20 febbraio a Napoli contro l’estradizione di Julian Assange

Arriva il Day X il 20 febbraio a Napoli contro l'estradizione del giornalista Julian Assange

Si riparte da Napoli, nonché in molte altre città del mondo, per manifestare contro l’estradizione di Julian Assange: il 20 ed il 21 febbraio 2024 (Day X) l’Alta Corte di Giustizia Britannica (Royal Courts of Justice di Londra) si dovrà riunire al fine di prendere una decisione definitiva sul trasferimento di Assange negli Stati Uniti d’America, luogo dove il fondatore di Wikileaks rischia fino a 174 anni di carcere, definibili in un processo per ben 17 capi di imputazione ai sensi dell’Espionage Act ed uno ai sensi del Computer Fraud and Abuse Act. L’appello è stato presentato dai legali del giornalista, il quale ha già trascorso 12 anni in detenzione, gli ultimi 5 nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra.

Il capoluogo partenopeo già si è dimostrato capofila per l’attenzione rivolta nei confronti del giornalista australiano diventando la prima grande città italiana a conferire la cittadinanza onoraria.

Le accuse contro Assange

Va specificato inoltre che, oltre alla possibilità di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo, qualora la richiesta di Assange verrà accolta, sarà poi presentato un appello completo. Il 17 giugno 2022 il ministro dell’Interno britannico Priti Patel ha accettato la richiesta del governo USA per l’estradizione. Il 4 gennaio 2021 il giudice Vanessa Baraitser si era invece pronunciata contro l’estradizione, sostenendo che sarebbe stato “opprimente a causa della salute mentale di Assange”. All’epoca sia la Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ) che le sue collegate National Union of Journalists (la britannica NUJ) e Media, Entertainment and Arts Alliance (l’australiana MEAA), oltreché la Federazione Europea dei Giornalisti (EFJ) avevano accolto con favore la decisione, sollecitando le autorità al rilascio di Assange.

Ricordiamo he le accuse contro Assange si riferiscono alla pubblicazione da parte di Wikileaks nel 2010 dei registri di guerra in Iraq e Afghanistan, dove venivano mostrate, nel dettaglio, alcune azioni militari statunitensi avvenute tra il 2004 e il 2009. Tra questi registri erano inclusi degli episodi come quello ora noto come video ‘Collateral Murder’, all’interno del quale i soldati statunitensi a bordo di un elicottero colpivano civili disarmati arrivando ad ucciderne 12. Gli USA accusano quindi Assange di aver ottenuto questo filmato con mezzi che violano l’Espionage Act e non solo.

Il flash mob a Napoli: il “Day X” contro l’estradizione di Julian Assange

Martedì 20 febbraio alle ore 17:00 nella città di Napoli, alla Rotonda Diaz, nei pressi del consolato USA di Piazza della Repubblica, si terrà il flash mob per chiedere all’Inghilterra di negare l’estradizione di Julian Assange. Successivamente la serata proseguirà con artisti e musica, a partire dalle ore 19.00 al Maschio Angioino. Promotori dell’iniziativa sono gli attivisti del Comitato Free Assange Napoli.

La manifestazione, fa sapere Désirée Klain, Responsabile di Articolo21 Campania, è realizzata in collaborazione con Articolo 21, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, ANPI Campania (che ha conferito ad Assange la tessera di ‘partigiano antifascista’), Amnesty International – Italia, Giustizia per Mario Paciolla, Festival Del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.

Anche Presa Diretta su Rai 3 dedicherà una puntata al tema, il 20 febbraio alle ore 21.20 (video).

La tessera dell’ANPI conferita ad Assange

Il Day X sull’edicola chiusa a Napoli e a Londra

Temple Station, gli attivisti di Free Assange Napoli hanno affisso sulle porte di un’edicola chiusa (foto di copertina) il giornale a sostegno del giornalista australiano, si legge “Publishing is not a crime, war crimes are” (cioè: “L’editoria non è un crimine, i crimini di guerra lo sono”). Vengono anche raccolte le parole degli intellettuali e degli artisti internazionali che hanno voluto dare il loro contributo al tema.

“L’edicola – come spiegano all’ANSA i promotori dell’iniziativa in collaborazione con il progetto partenopeo Liberi_edizioni – si trova a pochi passi dalla sede dell’Alta Corte Britannica che nei prossimi giorni si dovrà esprimere sulla richiesta di estradizione chiesta dagli Stati Uniti per Julian Assange condannato a 175 anni di carcere con l’accusa di cospirazione e spionaggio dopo aver denunciato crimini di guerra commessi dal governo statunitense”. Quella che è stata utilizzata a Napoli invece si trova di fronte all’ingresso della fermata della Metro “Museo” (proprio sotto al Museo Archeologico Nazionale di Napoli).

L’edicola di Napoli

Il comunicato della Federazione europea dei giornalisti: “il processo contro Assange minaccia la libertà di stampa”

“Il procedimento giudiziario in corso contro Julian Assange mette a repentaglio la libertà dei media in tutto il mondo”, comunicano  in una dichiarazione congiunta sia la Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) sia la Federazione europea dei giornalisti (EFJ). Il messaggio pubblicato dalle due organizzazioni, le quali rappresentano circa 200 sindacati e associazioni di giornalisti di tutto il mondo (l’IFJ rappresenta più di 600.000 giornalisti in 146 paesi), è stato pubblicato prima dell’udienza di appello a Londra il 20 e 21.

 

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