Castellammare verso le elezioni, intervista ad Antonio Coppola

Le dichiarazioni del manager Asl, appoggiato da nove liste civiche: “Bisogna rendere Castellammare un riferimento territoriale importante”

Castellammare verso le elezioni, intervista al candidato sindaco Antonio Coppola:

È Antonio Coppola il primo nome ufficiale che concorrerà al ruolo di sindaco di Castellammare di Stabia, con le elezioni comunali previste per giugno 2024. Attraverso un comunicato congiunto, nove liste civiche (Castellammare Viva, Più Stabia, La nostra Castellammare, Castellammare Libera, Di Castellammare, Stabia in Movimento, Nero Sindaco, Castellammare da Amare e Adesso Basta) hanno indicato nel dirigente Asl la figura attorno alla quale costruire un progetto politico comune. Contattato da il Gazzettino vesuviano, Coppola ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Cosa l’ha portata ad accettare la candidatura a sindaco di Castellammare, in un momento storico particolarmente complesso per la città?

Non esiste un momento storico migliore o peggiore. Esiste il momento in cui bisogna intervenire, e farlo senza timore, soprattutto quando le cose sembrano andare male. Castellammare ha attraversato anni bui che hanno visto il loro picco nello scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche. Ma la nostra città, la nostra comunità di cittadini, merita di più.

E, proprio perché la situazione è più difficile che mai, è il momento che ognuno di noi si assuma le proprie responsabilità e che partecipi attivamente alla rinascita di Castellammare. Non possiamo aspettare che qualcuno ci aiuti, dobbiamo essere noi stabiesi a rimboccarci le maniche e lavorare duro per la nostra amata città. Quando il gruppo che mi onoro di rappresentare mi ha indicato come proprio candidato sindaco, non ho avuto esitazioni. È il momento di cambiare e di farlo tutti insieme.

È per questo che rivolgo il mio appello agli stabiesi, che siano intellettuali o operai, impiegati o professionisti, quello che può fare la differenza è l’impegno che insieme possiamo profondere in questa missione. La passione, la dedizione e il sacrificio che siamo disposti a metterci per cambiare veramente le cose. Io darò il 100%. Tutto me stesso. E così faranno tutti quelli che hanno già deciso di far parte del nostro gruppo.

Quali crede che siano le principali problematiche da affrontare per la futura amministrazione stabiese? 

Le problematiche che dovrà affrontare la prossima amministrazione sono tante. Ma il punto di partenza essenziale non è da dove partire, ma dove arrivare. Quale visione la futura amministrazione deve avere di Castellammare? Questa per me è la vera domanda. Perché è da questa visione che dipendono gli interventi strategici che si dovranno programmare.

Io credo che Castellammare sia una città che deve rappresentare un riferimento territoriale sotto tantissimi punti di vista. Possiamo essere un hub tecnologica che può attrarre capitali nuovi sfruttando anche la possibilità di collegamenti veloci e pratici con Napoli. Siamo l’unica città del comprensorio che ha un porto adatto, linee ferroviarie di Trenitalia e locali, uscita autostradale e zona industriali molte vicine.

Siamo una città con grande vocazione e tradizione operaia che vede nella Fincantieri un’eccellenza che deve essere più collegata al territorio attraverso hub di ricerca e università. Siamo una città che può e deve creare una sua offerta turistica autonoma sfruttando le terme, la conferenzistica, la culturale e il mare – risorsa da recuperare senza se e senza ma. Siamo una città che emana e offre cultura ovunque nel mondo e non possiamo non pensare a quale grande sviluppo questo settore potrebbe portare a Castellammare.

Tutte queste sfaccettature devono essere contenute in una visione complessa della città del futuro che deve sapersi imporre per le sue qualità. Ciò richiede interventi infrastrutturali importanti che presenteremo nel nostro programma, ma anche tematiche più quotidiane e urgenti come ridare decoro e sicurezza alle nostre strade, e implementare da subito quei servizi basilari che oggi i nostri cittadini si vedono negati.

Il suo cartello elettorale è stato tra i primi a ufficializzare la candidatura, mentre centrosinistra e centrodestra sembrano ancora essere in fase di trattative. Siete in dialogo con una delle due forze, o comunque credete che ci possa esserci un confronto prima delle elezioni? 

Questo gruppo politico nasce dal confronto fra persone ed esperienze diverse e fa del dialogo, del rispetto, della condivisione, i suoi punti di forza. Siamo pronti a dialogare con tutti perché Castellammare, come ho già detto, ha bisogno di tutti. L’importante è capire che noi non siamo aperti a giochi di palazzo o a logiche che devono rispondere a esigenze di partito o di segreterie napoletane o romane.

Castellammare e gli stabiesi vengono prima di tutto. Vede, noi non siamo di quelli che pensano che le sorti della città le debbano decidere tre o quattro amici al bar. Noi pensiamo che la comunità stabiese nella sua interezza debba partecipare ai processi decisionali perché in gioco c’è il futuro di tutti noi, dei nostri figli e dei nostri anziani. Per chiunque accetti queste logiche di condivisione e abbia una visione di Castellammare compatibile con la nostra, la porta del dialogo e del confronto è sempre aperta.

Roberto Calabrese

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano