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Conflitto Russia-Ucraina: due anni di guerra visti dalle stazioni ferroviarie

Conflitto Russia-Ucraina due anni di guerra visti dalle stazioni ferroviarie

Foto Ukrzaliznytsia

Un conflitto infinito, due anni che non accennano a terminare, non solo, si tratta di una guerra che pare stia chiamando a sé anche gli altri Stati. Cosa dobbiamo pensare: che il suolo dell’Europa diventerà come quello dell’Ucraina? La non esclusione di invio di truppe europee e/o NATO sul terreno ucraino paventata il 26 febbraio a Parigi dal presidente francese Macron la dice tutta! L’annuncio di voler costituire una nuova coalizione per fornire a Kiev “missili e bombe di medio e lungo raggio“ alza ancora di più il livello della tensione. Seppur l’obiettivo sia quello di difendere i territori ucraini è pur vero che dall’altro lato insiste un altro Stato, che al momento possiede il maggior arsenale nucleare del globo terracqueo e che ha già avvisato sull’inevitabilità di un conflitto militare diretto tra NATO e Russia qualora le truppe dei paesi occidentali venissero inviate in Ucraina.

Insomma pure questo è vero, cioè il fatto che è facile parlare quando non si ha la guerra in casa e non si perdono i propri cari a causa di bombardamenti, lanci missilistici o quando non si è costretti a correre al fronte a combattere avendo una elevata, anzi altissima, probabilità di non tornare a casa o di tornarci in una bara di legno. Per fortuna c’è chi al momento, come si suol dire, mantiene la barra dritta e dimostra senso della misura, l’Italia (come gli altri Stati Ue, NATO, USA) ha affermato infatti il suo pieno impegno e supporto a sostegno dell’Ucraina “nella lotta a difesa della propria sovranità e integrità territoriale”, ma ha anche chiarito che “non contempla la presenza sul territorio ucraino di truppe di Stati europei o NATO“.

Le testate nucleari e la paura di un’altra guerra mondiale

Se le potenze nucleari del mondo hanno più di 12.000 testate nucleari, la Federazione Russa ne ha in gioco ben oltre 4mila, ci cui 1.674 sono classificate come “testate strategiche schierate”, altre 2.815 sono quelle definite come “non schierate”, ci sono poi altre 1.400 testate in vie di dismissione (ritiro o chissà se con possibilità di ripristino). Gli Stati Uniti d’America? Che al momento, come confermato dall’ultimo articolo del New York Times hanno collegamenti diretti con i servizi segreti di intelligence ucraini (n12 località segrete situate lungo il confine russo). Come dicevo, gli USA possiedono, in merito agli arsenali atomici, 1.670 testate strategiche schierate, 100 testate non strategiche schierate, 1.938 testate non schierate, 1.536 in via di dismissione e ritiro. Seguono la Cina con 410 testate non schierate; la Francia 280 testate strategiche schierate e 10 non schierate; il Regno Unito (Gran Bretagna) fa segnare al suo attivo 120 testate strategiche schierate e 105 non schierate; il Pakistan (170), l’India (164), Israele (90) e la Korea del Nord (30) hanno invece nei loro arsenali bellici solo ed esclusivamente testate non schierate. Quindi, alla luce della maratona nucleare, cosa vogliamo fare, la terza grande guerra mondiale?

Conflitto Russia-Ucraina: Due anni fa le stazioni ferroviarie ucraine sono diventate un rifugio per le persone

Nelle giornate trascorse alla ricerca di documenti, files ed altro materiale necessario per fornire una informazione corretta e dettagliata, il più lontano possibile dalla faziosità e dalla propaganda che imperversa di questi tempi un po’ qui ed un po’ là, proprio dove si posa la mano di chi ti dice cosa scrivere, quando scriverlo e forse anche come scriverlo, mi sono imbattuto sia con il sito web e pagina Facebook di Ukraine.ua (amministrato dalla ONG Brand Ukraine in collaborazione con il Ministero degli affari Esteri dell’Ucraina), sia con il portale delle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia), dove ho raccolto alcune foto.

Qui si legge un messaggio corredato da un ottimo servizio fotografico, dove vengono confrontati alcuni scatti risalenti a due anni fa con quelli di oggi, le foto sono sovrapposte per consentire l’osservazione delle differenze. Da un lato quindi abbiamo le foto che raffigurano le immagini della fuga delle popolazioni ucraine (il 24 febbraio 2022) attraverso le stazioni, le partenze alla ricerca di sicurezza, i saluti e le separazioni, lo strazio per aver perduto i propri cari, dovendoli salutare forse per l’ultima volta. Aree che all’epoca divennero un vero e proprio rifugio per le persone, insomma ricordi dolorosi, se non dolorosissimi. Sotto alle foto appena descritte invece ci vengono fatte vedere le immagini che mostrano invece come sono oggi le stazioni ferroviarie, dove la vita sembra scorrere in maniera diversa.

Conflitto Russia-Ucraina: due anni di guerra visti dalle stazioni ferroviarie: Le foto scattate dalla Ukrzaliznytsia

Le parole del post delle Ferrovie ucraine

Sono passati 2 anni, ma ricordo ogni momento. Un ragazzino che stringeva sempre più forte la mano di sua madre a ogni esplosione. Il grido di una donna che ha abbracciato il marito perché ha capito: questi minuti potrebbero essere gli ultimi. Gli occhi di un papà, pieni di dolore e disperazione. Le lacrime della nonna, che ha abbracciato la cosa più preziosa con tutte le sue forze, cercando di calmarla. E quel cane che tremava di paura nel trasportino. Sono già passati 2 anni, ma questi ricordi rimarranno nella mia memoria per sempre”. (Il post di Ukrzaliznytsia). (Il post di Ukraine.ua).

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