È una polemica a suon di dichiarazioni, quella verificatasi nell’ultima settimana tra centrodestra e centrosinistra a Castellammare di Stabia. Ad accendere la miccia dello scontro, il comunicato attraverso il quale Nicola Corrado, coordinatore del programma elettorale del Pd a Castellammare di Stabia, ha promosso l’evento di partito “La città del futuro”, previsto per i prossimi 22 e 23 marzo.
Castellammare verso le elezioni, si accende lo scontro tra centrosinistra e centrodestra
“Noi sappiamo i nomi – si legge – di chi ha inquinato la politica e la vita amministrativa della città, noi sappiamo chi ha trascinato il Consiglio Comunale nel baratro dell’ignoranza e della prepotenza, del ricatto, dell’esercizio del potere per alimentare voti clientelari e interessi particolari … noi sappiamo che quelle persone e quei voti non li vogliamo. E lo diciamo con voce alta: non li vogliamo”.
Il documento prosegue ricordando lo scioglimento della giunta cittadina uscente per presunte infiltrazioni camorristiche, e invitando i cittadini a “voltare pagina e scrivere un nuovo ed entusiasmante capitolo del proprio futuro … Per più di 30 anni la città ha subito l’influenza criminale di due clan, i D’Alessandro ed i Cesarano, che hanno occupato “manu militari” il nostro territorio”.
“Dove eravate per 24 anni di gestione?”
Non si è fatta attendere la risposta del centrodestra, attraverso una dichiarazione firmata dai coordinatori locali di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, rispettivamente Nello Di Nardo, Michele Aprea ed Eduardo De Rosa: “Noi non vogliamo quelli che hanno governato per 6 consiliature negli ultimi 30 anni, tessendo le fila della città in ogni singolo aspetto. E qual è il risultato? Una città senza più Terme, senza più Acque, senza Lavoro, senza più niente, a parte quella bellezza che è insita in questa terra e neppure l’incapacità dei soliti noti riuscirà a scalfire”.
Sul merito delle presunte vicinanze ad ambienti camorristici, il centrodestra ha ribadito: “Polito per due volte, poi Salvato, Vozza, Cuomo e Pannullo [esponenti di centrosinistra, ndr], hanno contraddistinto circa 24 anni di gestione amministrativa … dove eravate mentre i clan imperversavano in città, al punto che persino un killer di camorra aveva la tessera di partito? Dove eravate mentre la città era oggetto di speculazioni che si insinuavano in quel vuoto in materia urbanistica a cui non avete saputo (o non avete voluto) mettere una toppa?”.
Dopo aver sottolineato che sullo scioglimento dell’ultima giunta sono in corso dei procedimenti giudiziari, Di Nardo, Aprea e De Rosa concludono la propria lettera: “I cittadini sono stufi dei vostri veleni e vogliono chiarezza. La Politica, quella con la P maiuscola, è ben altra cosa. La Città, quella con la C maiuscola, merita altro”.
Roberto Calabrese