Sit-in per i giornalisti uccisi e massacrati nella Striscia di Gaza Cessare il fuoco
llustrazione di Gianluca Costantini

Un sit-in per tutti i giornalisti già uccisi e massacrati nella Striscia di Gaza, ma anche per chiedere di cessare il fuoco. “Basta sangue sui nostri giubbotti”, lo scrivono dalla Rete NoBavaglio (RNB), che ha organizzato una manifestazione “per ricordare tutti i giornalisti uccisi nei vari conflitti, per denunciare e chiedere l’apertura di una inchiesta internazionale indipendente sul massacro dei reporter e operatori dell’informazione nella guerra a Gaza e chiedere di cessare il fuoco“.

La Rete NoBavaglio avvisa che “l’appello sulla libertà di informazione a Gaza ha raggiunto quasi mille firme di operatori di media e l’adesione di numerose organizzazioni”, inoltre che il sit-in si terrà il 1 marzo alle ore 11:00 in Via di San Nicola de’ Cesarini (Area Sacra di Largo Argentina) a Roma.

“In quattro mesi di guerra i giornalisti palestinesi sono stati decimati impunemente: hanno perso la vita – scrivono gli organizzatori – almeno 123 giornalisti e operatori dei media e molti altri sono feriti, arrestati o dispersi. Il bilancio delle vittime è senza precedenti. Colpire i giornalisti mentre svolgono il loro lavoro di documentazione è un crimine di guerra. Impedire che i crimini di guerra vengano raccontati da voci indipendenti è un crimine contro l’Umanità“.

La Rete NoBavaglio inoltre ricorda che la Corte Internazionale di Giustizia (CIG) ha ordinato a Israele di “prendere tutte le misure in suo potere per smettere di uccidere i palestinesi, in violazione della Convenzione sul genocidio”.

Durante la protesta si alterneranno al microfono firme del giornalismo, fotoreporter, fixer, videomaker, producers, editors, analisti, etc. Ricordiamo che alla manifestazione ha aderito anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), che invita tutti i giornalisti a partecipare.

Sit-in per i giornalisti uccisi e massacrati nella Striscia di Gaza. Porre fine alla strage e alla continua violazione dei diritti umani: Cessare il fuoco 

“Oggi di nuovo e con forza – aggiungono ancora da RNB – condanniamo le uccisioni e i continui attacchi su giornalisti e altri operatori dei media, e sosteniamo indagini indipendenti e immediate sulla loro morte, ferimento, detenzione o sparizione. Invitiamo inoltre le nostre istituzioni a fare pressioni in tutte le sedi competenti, per porre fine a questa strage e alla continua violazione dei diritti umani, alla luce e in coerenza con la mozione sul cessate il fuoco approvata in Parlamento“.

Sulla pagina Facebook ufficiale della RETE #NOBAVAGLIO – LIBERI DI ESSERE INFORMATI si potrà trovare l’elenco, che resta in aggiornamento, delle associazioni che parteciperanno alla manifestazione. La RNB specifica che la sua missione prioritaria è il “contrasto a ogni tipo di bavaglio o censura alla libertà di opinione e di espressione e il pieno sostegno al diritto dei cittadini di poter accedere a un’informazione corretta, indipendente e pluralista.

 

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