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Tentata estorsione a Bologna: l’ombra della camorra

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Tentata estorsione a Bologna: l’ombra della camorra

Ci sarebbe l’ombra della camorra dietro il tentativo di estorsione nei confronti di un imprenditore di Bologna svelato dalla Guardia di Finanza: ieri quattro persone sono finite in manette nell’ambito dell’inchiesta. Tutte sono accusate, in concorso tra loro, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’ordinanza di custodia cautelare, richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda), ha raggiunto i soggetti a Bologna, Montecatini, Salerno e Portici: i quattro avrebbero “proposto” all’imprenditore felsineo, titolare di una ditta di trasporti e di logistica, l’acquisto da una loro società di crediti d’imposta fittizi per 4,8 milioni di euro.

Tentata estorsione da quasi 5 milioni di euro ad un imprenditore di Bologna, il blitz anche a Salerno e a Portici: l'ombra della camorra dietro le minacceTentata estorsione da quasi 5 milioni di euro ad un imprenditore di Bologna

Una proposta accompagnata da gravissime minacce sia di persona sia telefoniche nei confronti della vittima e dei suoi affetti più cari, in particolare il figlio. Un linguaggio tipicamente mafioso: alcuni dei quattro arrestati sono risultati vicini, per contatti o precedenti specifici, ad appartenenti a clan di camorra campani. Fattore questo, di cui l’imprenditore è sembrato avere contezza e che avrebbe generato nella vittima, come si legge in una nota delle Fiamme Gialle, “una condizione di grave assoggettamento e omertà”. La società degli indagati, inoltre, a fronte di un volume d’affari dichiarato di oltre 20 milioni di euro, aveva emesso e ricevuto fatture per importi trascurabili maturando un debito Iva.

Il blitz anche a Salerno e a Portici: l’ombra della camorra dietro le minacce

Le indagini hanno preso il via in maniera autonoma grazie all’attività info-investigativa del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo polizia economico finanziaria di Bologna. L’inchiesta è stata portata avanti dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, agli ordini del tenente colonnello Giuseppe Di Stasio, con il supporto dello Scico (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) e dei militari di Firenze, Pistoia, Napoli e Salerno.

“L’attività testimonia ancora una volta – si legge nella nota – il costante e fattivo impegno della Guardia di Finanza nella lotta alla criminalità organizzata che, da sempre, individua nelle estorsioni uno dei strumenti più proficui e celeri di accumulazione illecita di capitali”.

Francesco Ferrigno

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