Il Maradona ci credeva ed anche il Napoli sembrava essere concentrato a puntare all’inevitabile vittoria e aggancio Champions. Poi, però, bisogna giocarla per 90 minuti e non solo segnare, ma anche tenere la palla lontana dalla propria porta, difendendo con lucidità e, infine, chiedendo aiuto anche alla fortuna che conta sempre un be po’.
E a conti fatti non tutto è andato come il popolo azzurro sperava. Un punto a testa che può andare bene soltanto ai granata. Napoli-Torino finisce con una rete per parte: decisive le reti messe a segno da Kvaratskhelia e Sanabria, entrambe nel secondo tempo. Ottavo pareggio stagionale per i campioni d’Italia in carica, che mancano un appuntamento importante per salvare la stagione e restano a -2 dall’Atalanta. Nel prossimo turno ci sarà il big match contro l’Inter, martedì prossimo invece i partenopei affronteranno il ritorno degli ottavi di Champions League contro il Barcellona.
Buon primo tempo. Poca fortuna e tra i pali granata tanto Milinkovic-Savic
Ritmo e occasioni da gol, pressing e verticalizzazioni. La trama del match è stata chiara sin dai primi minuti, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto: al 14′ è arrivata la prima occasione per i padroni di casa, ma Kvaratskhelia non è stato in grado di superare Milinkovic-Savic. La risposta dei granata, questa sera in campo con la terza maglia, è arrivata alla mezz’ora con Zapata vicino alla rete del vantaggio.
Gli azzurri hanno sprecato una buona opportunità al tramonto del primo tempo, il tuffo di testa dello stesso Kvaratskhelia è stato intercettato dal portiere serbo, che si è rivelato il vero ostacolo alla rincorsa Champions dei partenopei.
I due gol i tre minuti nel secondo tempo: delusione azzurra
Dopo tante occasioni fatte registrare nei primi 45 minuti, è il secondo tempo a regalare i gol. Alla prima sgasata di Kvaratskhelia, dopo 16 minuti, il georgiano incrocia e serve Mario Rui che mette il contagiri e rispedisce i pallone in mezzo alla difesa ospite che non riesce ad impedire al 77 azzurro di farsi trovare pronto all’appuntamento proposto dal portoghese. Uno a zero tutto azzurro che oltre a segnare sembra anche convincere.
Ma purtroppo nel giro di tre minuti, proprio nella prima reazione d’orgoglio subito dopo i passivo subito, la squadra di mister Paro – in panchina al posto dello squalificato Juric – ha trovato il pareggio. Sanabria si è coordinato nell’area piccola superando in rovesciata un incolpevole Meret, il tutto sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Calzona prova a correre ai ripari mandando in campo Raspadori e Traoré. Il Napoli ci prova e costruisce diverse occasioni che però non si concretizzano. Nel finale Kvaratskhelia si è reso ancora protagonista principale del tentativo azzurro di scardinare la difesa avversaria senza però trovare il colpo del ko. Pericolosissimo a 41′ dal limite, gran tiro e gran parata di Milinkovic Savic. Nel recupero Napoli ancora vicino al gol sempre con Kvaratskhelia il cui tiro cross finisce contro la traversa. L’assedio partenopeo negli ultimissimi minuti non dà i frutti sperati e il risultato non cambia fino al triplice fischio di Orsato.
Ora testa al Barcellona. Martedì in Spagna per il secondo appuntamento cruciale per lasciare un segno in questa stagione inattesa e ormai fin troppo segnata in negativo. Magari in campo Cazona deciserà di far scendere solo chi veramente appare interessato a giocare per la maglia azzurra.