CanoaKayak il 24 marzo alla Diga di Campolattaro la Gara interregionale della FICK
Foto Asea Energia

Il 24 marzo si svolgerà al Lago di Campolattaro, in provincia di Benevento, la Gara interregionale della Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK), sono attesi alla competizione sportiva non solo gli atleti delle società campane, ma anche calabresi e pugliesi. La Diga di Campolattaro, che è uno dei più rilevanti invasi artificiali del Mezzogiorno d’Italia, sarà il luogo dove si potranno vedere le imbarcazioni di Kayak e di Canoa destreggiarsi per la conquista dell’ambito podio. L’evento è organizzato dalla ASD Canoavela Lago di Campolattaro e dal Comitato Regionale FICK Campania e Basilicata.

La Gara interregionale di fondo 5.000 mt. Paracanoa e Canoagiovani è valida come Campionato regionale di fondo per Campania, Calabria e Puglia. Le categorie partecipanti ai 5.000 mt. (2 giri da 2,5 km.) saranno Master, Senior, Junior, Ragazzi, mentre quelle che accederanno ai 2.000 mt. (1 giro da 1 km) saranno Allievi B, Cadetti A e Cadetti B. Per i 200mt. invece, oltre ai Cadetti A, Cadetti B e Allievi B, si darà spazio agli Allievi A. Per la Paracanoa scenderanno in acqua le R/J/S/M maschili e femminili, sui 2.000 mt. con imbarcazioni K1 e V1. (Le categorie di tutti i gruppi sono maschili e femminili).

Per quanto riguarda le sole società sportive della Regione Campania: le gare del Canoagiovani, nelle categorie e nelle barche previste dal regolamento, valgono anche per la selezione al Trofeo CONI, nonché per l’acquisizione di punteggi – di partecipazione e di merito in base al piazzamento finale – per il Trofeo Vittorio Marcatelli.

Canoa-Kayak, la Gara interregionale della FICK alla Diga di Campolattaro

“Sabato 2 marzo – come comunicato dal Comitato Federale Canoa e Kayak della Campania – si è svolto un sopralluogo presso il bacino di Campolattaro per mettere a punto gli ultimi dettagli per l’imminente gara interregionale del 24 marzo”. Erano presenti nella sede delle prossime Gare il sindaco di Campolattaro l’Ing. Simone Paglia, il presidente dell’ASD Canoavela Lago di Campolattaro Marco Melorio, il past president Vittorio Rosato, il presidente ed il consigliere del Comitato Regionale Campania e Basilicata Fabiano Roma e Franco Viscito, l’allenatore della Lega Nazionale Italiana di Castellammare di Stabia Orazio Manzo.

La Diga di Campolattaro e l'”autostrada dell’acqua”

Per quello che concerne alcune informazioni sulla Diga di Campolattaro, si tratta di un lago di 7 chilometri quadrati capace di fornire acqua potabile a più di 500mila cittadini, oltreché irrigare oltre 15 mila ettari di terreni agricoli, questo al fine di liberare la Campania dalla dipendenza dal Molise per l’importazione di risorse idriche che avviene principalmente durante la stagione estiva.

Nel mese di marzo 2023 la Regione avvisava dell’avvio di una nuova tappa per il raggiungimento della piena autonomia idrica della Campania della diga più grande del Mezzogiorno, si parlava quindi di “un decisivo passo in avanti nell’iter autorizzativo per la realizzazione delle opere previste”, nello specifico: “un intervento da circa 600 milioni di euro finanziati dal Mit e dalla Regione Campania”.

L’Asea, soggetto gestore della Diga di Campolattaro, scriveva tempo fa: “La quota di massima regolazione dell’invaso: 377,25 m.s.l.m. è stata raggiunta per la prima volta nel mese di novembre 2022, nel corso del 2023 dovrebbe essere conseguito il collaudo funzionale e, di conseguenza, concludere la fase degli invasi sperimentali ed avviare quella ordinaria.

Si apprende inoltre da portale europa.regione.campania quanto segue: “Con il completamento delle opere verrà realizzata una galleria di 7 chilometri e mezzo che avrà il compito di convogliare 6.500 litri d’acqua al secondo sino all’area impianti del comune di Ponte dove troverà posto un potabilizzatore e un impianto idroelettrico per la valorizzazione energetica del carico idraulico disponibile. Da qui l’acqua di Campolattaro si dividerà per gli usi a cui è destinata: quello potabile e quello irriguo. L’acqua potabilizzata verrà in parte pompata verso i comuni beneventani dell’alto Sannio e dell’alto Fortore, dando in ogni caso priorità alla carenza idrica di tutti i comuni sanniti a partire dalla città di Benevento, alleggerendo, così, il carico degli acquedotti molisani e l’utilizzo delle sorgenti irpine del Cassano impegnate a dissetare anche la Puglia. La parte residua sarà immessa in uno dei due nuovi acquedotti, previsti dal piano, destinati all’uso irriguo e potabile. I nuovi acquedotti costituiranno una vera e propria “autostrada dell’acqua che attraverserà, irrigandola, l’intera valle telesina, andando, poi, ad innestarsi nell’acquedotto campano. Ciò accrescerà notevolmente la quantità di acqua potabile, made in Campania, che servirà i comuni delle province di Napoli e Caserta e il bacino sarnese vesuviano”.

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