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Nasce oggi l’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata: 13 liste unite per il “riscatto della città”

Al grido di “La Città ha bisogno di un governo stabile e duraturo, Parte il riscatto di Torre Annunziata”, dopo due anni di commissariamento straordinario conseguente allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni camorristiche, nasce oggi l’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata, un nuovo soggetto politico che aggrega numerose forze politiche cittadine.

Questa sera, nella riunione coordinata da Vincenzo Sica, è stato sottoscritto il documento fondativo. Portavoce sono stati nominati Luciano Donadio, Antonio Musella e lo stesso Sica. Nella prossima riunione, in programma giovedì sera alle 19, si avvierà il confronto sul candidato sindaco.

Le 13 liste che vogliono far rinascere Torre Annunziata

Un’ampia coalizione, ben 13 liste, scende nell’agone politico in vista delle prossime amministrative di giugno. A firmare il documento redatto i rappresentanti di Centro Comune, Insieme per la Campania, Fare Democratico, Obiettivo Futuro, Agorà, Oplonti per Torre, 3C, Forza Torre, Prima Torre Annunziata, Orgoglio e Dignità, Torre dei Valori e Insieme per Torre.

Di seguito il testo del documento che segna l’apertura della campagna elettorale per questa “Alleanza Straordinaria”

L’evidente declino politico degli ultimi decenni, ha condotto la nostra Città, in un baratro dove le condizioni economico-sociali sono diventate sempre più disperate, nonostante le indubbie potenzialità del territorio. In questo contesto, determinato da responsabilità politiche profonde, connotate anche da continui conflitti interni al PD, partito di governo e di maggioranza relativa, persiste, oramai, una grave deriva democratica.

Povertà dilagante, disoccupazione asfissiante, ai massimi livelli storici, fuga di cervelli, spopolamento dei giovani, recrudescenza dei fenomeni criminali e delinquenziali, assistenzialismo spinto e clientelare, diritti essenziali calpestati, problematiche ambientali, assenza di strategie di sviluppo, degrado urbano inarrestabile, assenza di infrastrutture, progettualità fallite miseramente, risorsa mare e porto consegnate ai privati, water front di grande pregio, ma abbandonato e depredato, patrimonio archeologico dimenticato, assenza di investimenti in cultura e formazione, sport e turismo.  Inefficaci azioni per determinare le condizioni finalizzate ad agevolare forme di partenariato pubblico-privato, abbandono dei quartieri popolari, assenza di iniziative in materia di innovazione tecnologica, rigenerazione urbana, comunità energetiche”.

Una così grave congiuntura, per criticità rilevanti, è figlia della inadeguatezza politico-istituzionale che ha abitato Palazzo Criscuolo e che ha avuto il suo nefasto epilogo, con lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Anni in cui si è volontariamente azzerato il confronto, non favorendo il coinvolgimento della Cittadinanza, che invece, deve essere rilanciato, quale elemento essenziale di contatto, per programmare lo sviluppo del territorio. Si sono distrutte progettualità già in cantiere, per sostituirle con altre, drammaticamente naufragate, dinanzi alla incapacità gestionale”.

“Sono stati anni bui, nei quali c’è chi ha dilapidato risorse e occasioni e c’è chi è rimasto a guardare, a volte debole, altre volte complice dello scempio, comunque incapace di assumersi quelle responsabilità, che gravano giocoforza sul partito (PD) più strutturato del territorio, quello più profondamente radicato, che ha tradito, imperdonabilmente, la fiducia dei suoi elettori e di un’intera Comunità.

Nel frattempo, la Città è stata risucchiata in una spirale di emergenze e di violenze!

L’intera parte sana della Comunità, indipendentemente da identità politiche, da esperienze pregresse, da percorsi e profili politici maturati, da ruoli ricoperti o da semplici osservatori, in alcuni casi con profondo spirito di autocritica; è chiamata a rimettere in piedi la speranza di cambiamento sociale e culturale. Dobbiamo fare rete e creare sinergie, facendo leva sulle innumerevoli risorse e sulle brillanti eccellenze, che abbiamo a disposizione, introducendo una straordinaria capacità di attrarre risorse private, da coniugarsi con il pubblico.

Su questi fondamentali presupposti e su questi temi, nella piena consapevolezza degli eventi ed in alcuni casi, con spirito costruttivo ed autocritico, è nata l’ALLEANZA STRAORDINARIA PER TORRE ANNUNZIATA, accomunata da una condivisione politico-amministrativa e metodologica, con l’obiettivo primario di dare alla Città un governo stabile e duraturo, con una radicale inversione di rotta, in termini organizzativi, per la creazione di valore, nell’interesse della Comunità locale, evitando il clamore del populismo e della supponenza, oggi tanto in voga, in alcune compagini politiche. Sarà favorito un approccio attento e rigoroso, anche nella formazione delle liste, evitando, però, pericolose derive populiste e giustizialiste”.

Nel redigendo programma, “saranno fissati i principi fondamentali, quali il vincolo di mandato, la ristrutturazione organizzativa dell’Ente, la centralità del Consiglio Comunale, gli obiettivi prefissati, la verifica sullo stato di attuazione del programma, il rapporto ed il coinvolgimento della Cittadinanza, il ruolo dei movimenti civici.

Pertanto, i sottoscritti rappresentanti dei movimenti politici e civici, con il presupposto della caratterizzazione quali iniziative civiche, nella piena consapevolezza del momento drammaticamente straordinario, che vive la Comunità locale e con il preciso obiettivo di determinare le condizioni di migliore qualità della vita, di crescita, di sviluppo, di occupazione, di lotta ferma ai fenomeni criminali e delinquenziali, nel rispetto dei ruoli dei vari organi dello Stato, ma con la massima collaborazione, soprattutto attraverso la coltivazione della cultura per la legalità, la formazione ed il lavoro, al fine di consentire ai Cittadini una dignitosa ed onesta occupazione, costituiscono l’Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata, attraverso un’ampia partecipazione, indipendentemente dall’identità politica, per un progetto civico di Salute pubblica ampiamente condiviso”.

 

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