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La Juve Stabia “chiude le porte” alle inseguitrici e vede “Itaca”

La Juve Stabia fa “all-in” battendo un coriaceo Taranto al Menti: 2-1 il successo delle vespe in uno stadio vuoto, ma con i tifosi stabiesi che hanno sostenuto a tutto spiano i gialloblù dall’esterno, sotto una pioggia incessante. La capolista coglie il fondamentale quarto successo di fila che la proietta sempre più alto dando una spallata agli inseguitrici.

Succede tutto nella ripresa con doppietta di Adorante, arrivato a 10 marcature, al 7′ e al 9′, poi Simeri trova il gol del Taranto al 27′.

Con questa vittoria la Juve Stabia si porta a +9 dal Benevento: Vespe prime a 67 punti, Benevento secondo a 58, a 7 giornate dal termine del campionato. Domenica prossima la Juve Stabia giocherà in trasferta a Foggia.

Le squadre in campo e primo tempo senza emozioni

La Juve Stabia in formazione tipo, ma stavolta con il modulo 3-5-2: in attacco Candellone e Adorante, Mignanelli e Romeo come quinti di centrocampo. Il Taranto si schiera con il 3-4-3: in attacco Kanoute, Simeri e Bifulco, tutti ex Juve Stabia.

Partita bloccata nei primi quindici minuti, solo al 16′ ci prova Adorante su assist di Mignanelli, il diagonale in area viene bloccato da Vannucchi. Il Taranto pressa alto sui costruttori di gioco dal basso della Juve Stabia. Al 24′ Romeo cincischia in area tarantina e non conclude. Combinazione Leone-Romeo, al 33′,colpo di testa in area pugliese, palla alta.

La Juve Stabia fa molto possesso palla senza però penetrare nel bunker tarantino,  con i pugliesi che tentano ripartenze. Il primo tempo termina sullo 0-0 senza grosse emozioni o sussulti.

Nella seconda fazione succede tutto: uno-due stabiese e vittoria finale

A inizio ripresa Juve Stabia in vantaggio al 7′: Candellone si libera in area, gran tiro e parata di Vannucchi, Romeo sulla ribattuta tira e Vannucchi para ancora, palla vagante e tap in vincente di Adorante.

Due minuti, il tempo di esultare e al 9′ raddoppio stabiese: punizione dalla trequarti di Buglio in area per Adorante che svetta in mischia e insacca con preciso colpo di testa angolato. Le Vespe insistono e dieci minuto dopo ci prova Mignanelli da sinistra, ottimo diagonale di un niente alto.

Mister Capuano fa girandola di sostituzioni a metà ripresa per immettere forze fresche.
La Juve Stabia con il 4-3-3 con l’ingresso con Meli e Piscopo al posto di Mosti e Romeo.

E al 27′ il Taranto accorcia: cross da destra, Simeri di testa sorprende Thiam a centro area. Difesa dei gialloblù ferma.

Il Taranto tenta il tutto per tutto nel finale con la Juve Stabia in retroguardia. Mister Tarantino inserisce il difensore Folino al posto di Candellone al 33′. Il finale è al cardiopalma, il Taranto spinge e la Juve Stabia è arroccata dietro. Finisce 2-1 con i gialloblù festanti lontani dal rettangolo verde, ai cancelli con i tifosi tra cori, bandiere e fumogeni.

I numero della partita: Tabellino

JUVE STABIA (3-5-2): Thiam 5.5; Andreoni 6, Bachini 6, Bellich 6; Mignanelli 7 (48′ st Baldi sv),  Buglio 7, Leone 7, Mosti 6 (22′ st Piscopo 6) , Romeo 6.5 (23′ st Meli 6) ; Candellone 7 (47′ st Erradi sv), Adorante 8 (33′ st Folino 6).
Allenatore: Tarantino 7 (Pagliuca squalificato).

TARANTO (3-4-3): Vannucchi 5.5; Luciani 5, Miceli 5, Riggio 5; Valietti 5.5 (13′ st Orlando 6), Zonta 5.5 (12′ st Matera 6) , Calvano 6 (22′ st Piovani 5) , Panico 5.5 (43′ Mastromonaco sv); Kanoute 6 (22′ st De Marchi 6) , Simeri 7 , Bifulco 6.
Allenatore: Capuano 6.

Arbitro: Ubaldi di Roma1 6.5
Guardalinee: Spina-Minafra
Marcatori: 7’st Adorante (JS),   9′ st Adorante (JS), 27′ st Simeri (T)
Ammoniti: Kanoute (T), Bellich (JS), Riggio (T), Simeri (T), Panico (T), Candellone (JS), De Marchi (T)
Note: partita a porte chiuse. Angoli 3-0. Recupero: 1′ pt – 6+1′ st.

Domenico Ferraro

ITACA” la poesia di Costantino Kavafis

Se ti metti in viaggio per Itaca
augurati che sia lunga la via,
piena di conoscenze e d’avventure.
Non temere Lestrigoni e Ciclopi
o Posidone incollerito:
nulla di questo troverai per via
se tieni alto il pensiero, se un’emozione
eletta ti tocca l’anima e il corpo.
Non incontrerai Lestrigoni e Ciclopi,
e neppure il feroce Posidone,
se non li porti dentro, in cuore,
se non è il cuore a alzarteli davanti.
Augurati che sia lunga la via.
Che siano molte le mattine estive
in cui felice e con soddisfazione
entri in porti mai visti prima;
fa’ scalo negli empori dei Fenici
e acquista belle mercanzie,
coralli e madreperle, ebani e ambre,
e ogni sorta d’aromi voluttuosi,
quanti più aromi voluttuosi puoi;
e va’ in molte città d’Egitto,
a imparare, imparare dai sapienti.
Tienila sempre in mente, Itaca.
La tua meta è approdare là.
Ma non far fretta al tuo viaggio.
Meglio che duri molti anni;
e che ormai vecchio attracchi all’isola,
ricco di ciò che guadagnasti per la via,
senza aspettarti da Itaca ricchezze.
Itaca ti ha donato il bel viaggio.
Non saresti partito senza lei.
Nulla di più ha da darti.
E se la trovi povera, Itaca non ti ha illuso.
Sei diventato così esperto e saggio,
e avrai capito che vuol dire Itaca.

 

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