A Caserta un tragico incidente sul lavoro ha portato al decesso di Giuseppe Borrelli, un giovane operaio di soli 26 anni proveniente da Volla. Il dramma si è consumato nella serata di ieri presso lo stabilimento della Laminazione Sottile a San Marco Evangelista, dove il giovane è stato tragicamente schiacciato da un macchinario.
Tragedia sul lavoro a Caserta, muore un operaio 26enne di Volla
L’evento ha scosso le organizzazioni sindacali, che hanno espresso ferma condanna per l’incidente e hanno annunciato uno sciopero in segno di protesta. Secondo quanto riportato dai sindacati Fiom, Fim Uilm, la Campania è una delle regioni in cui si verificano con maggiore frequenza incidenti mortali sul lavoro. Un dato estremamente preoccupante che richiede interventi urgenti e risolutivi.
Le organizzazioni sindacali hanno sottolineato la necessità che le autorità competenti facciano chiarezza sulla dinamica dell’incidente e si impegnino concretamente per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Sospesa l’attività produttiva, proclamato lo sciopero. I sindacati: “Garantire un ambiente sicuro”
Le Rsu dello stabilimento della Laminazione Sottile hanno adottato provvedimenti immediati, sospendendo immediatamente l’attività produttiva. E proclamando lo sciopero su tutti i turni di lavoro, come segno di rispetto e solidarietà nei confronti della vittima e dei suoi familiari.
Inoltre, le organizzazioni sindacali hanno indetto uno sciopero provinciale di 4 ore nelle aziende metalmeccaniche del territorio per giovedì 14 marzo, come segno di protesta contro la strage quotidiana di morti sul lavoro. È stato ribadito con forza che in un paese civile non possono essere accettate tragedie del genere. E che è necessario agire con determinazione per ridare dignità al lavoro e garantire un ambiente lavorativo sicuro per tutti i lavoratori.
Cisal: “Diffondere la cultura della sicurezza”
“Una tragedia”, si legge in una nota congiunta diramata dal Segretario generale della Cisal Caserta Ferdinando Palumbo e dal Segretario provinciale della Cisal Metalmeccanici Mauro Naddei, che rimanda alle parole dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella il quale lo scorso settembre tenne a precisare che quello che stiamo facendo non è abbastanza per garantire la sicurezza sul lavoro.
“Ciò che si deve diffondere – fanno sapere da via Unità Italiana – è una cultura della sicurezza che attraverso una seria formazione sappia raggiungere lavoratori e datori di lavoro. Bisogna fermare questa strage. La sola idea che non si faccia ritorno a casa dopo una giornata di lavoro ci lascia sgomenti ed arrabbiati. Alla famiglia ed ai colleghi il nostro abbraccio e le più sentite condoglianze”.