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L’AGCM ha sanzionato TikTok per 10 milioni di euro

L'AGCM ha sanzionato Tik Tok per 10 milioni di euro

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha sanzionato TikTok per 10 milioni di euro, precisamente sono destinatarie della multa ed in solido tre società che fanno capo al gruppo cinese Bytedance Ltd (proprietaria del social network): l’irlandese TikTok Technology Limited, la britannica TikTok Information Technologies UK Limited e l’italiana TikTok Italy Srl.

Scrive l’AGCM che i controlli effettuati dalla società riguardo i contenuti che circolano sulla piattaforma sono “inadeguati”, specifica l’Autorità: “in particolare quelli che possono minacciare la sicurezza psico-fisica degli utenti, specialmente se soggetti minori e vulnerabili“. Il grave problema riscontrato attiene anche al fatto che i ragazzi vengono stimolati ad un uso sempre crescente del social network, infatti questi contenuti “vengono sistematicamente riproposti agli utenti a seguito della loro profilazione algoritmica”. Inoltre l’Autorità aggiunge che TikTok “non ha assunto misure adeguate ad evitare la diffusione di tali contenuti, non rispettando pienamente le Linee Guida di cui si è dotata e che ha reso note ai consumatori rassicurandoli che la piattaforma è uno spazio ‘sicuro'”.

In particolare si parla della challenge cosiddetta “cicatrice francese” (french scar), per la quale TikTok è responsabile della sua diffusione (contenuti), in quanto, spiega l’AGCM: “Le Linee Guida vengono applicate senza tenere in adeguato conto la specifica vulnerabilità degli adolescenti, caratterizzata da peculiari meccanismi cognitivi dai quali derivano, ad esempio, la difficoltà a distinguere la realtà dalla finzione e la tendenza ad emulare comportamenti di gruppo”. Un’altra problematica che l’Autorità segnala è il “sistema di raccomandazione” basato sulla profilazione algoritmica dell’utenza, che condiziona le scelte dei consumatori.

L’intervento dell’AGCM, che ha sanzionato TikTok per 10 milioni di euro

“La presenza su TikTok di contenuti pericolosi e l’impatto negativo dei social media ha assunto rilevanza mediatica – scrive l’Autorità nel suo provvedimento – e solleva preoccupazioni tra gli specialisti in campo medico. A partire dal 5 febbraio 2023 è diventata virale la sfida relativa alla ‘cicatrice francese – french scar’, avente ad oggetto la diffusione di video di ragazzini che si procurano e insegnano a procurarsi un segno rosso sullo zigomo, evidente e duraturo, come se si trattasse di un’ampia cicatrice”.

La situazione è ben più grave di quella che sembra: la ricerca su TikTok della parola chiave in italiano “cicatrice francese” ha portato a trovare 589 video, mentre i 5 video divenuti popolari – dove i ragazzi possono osservare come viene eseguita la cicatrice francese – sono stati visualizzati ben oltre 5 milioni di volte, infine dichiara l’AGCM: “Sono stati inseriti da TikTok sulla base dei propri sistemi di profilazione algoritmica in circa 4 milioni di feed ‘per te'”.

Oltre 10 milioni gli italiani connessi a TikTok

Un dato interessante che viene fornito direttamente dal social network fa riferimento al numero degli utenti italiani che utilizzano la piattaforma: nel 2022 gli utenti di TikTok sono stati mediamente circa 10-31 milioni, questi ultimi hanno caricato online circa 700-1.000 milioni di video.

L’Autorità: “Comportamenti autolesionistici anche non suicidari in grado di rappresentare un pericolo per soggetti vulnerabili”

Scrive l’Agcm nel provvedimento: “Le informazioni acquisite nel corso del procedimento da un esperto di neuropsichiatria infantile (Prof. Stefano Vicari, Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nonché membro di commissioni Ministeriali sul tema della salute mentale in età evolutiva) evidenziano che comportamenti autolesionistici anche non suicidari, come quelli riguardanti la ‘cicatrice francese’, sono comunque in grado di rappresentare un pericolo per soggetti vulnerabili posto che il comportamento autolesionistico anche lieve costituisce il primo fattore di rischio di condotte ulteriori, di tipo suicidario. Le stesse considerazioni emergono in un rapporto del 2023 del U.S. Surgeon General, il principale portavoce del governo federale (degli Stati Uniti d’America, ndr.) in materia di salute.

Più in generale, l’esigenza di effettuare un controllo stringente sui contenuti di TikTok discende dai meccanismi cognitivi dei ragazzi e adolescenti, e dall’importanza per i giovani di appartenere ad un gruppo tramite l’adozione di comportamenti emulativi di ‘leader’, anche virtuali. L’adolescente ha una capacità limitata di valutare le conseguenze delle proprie azioni; la capacità di discernimento, infatti, si acquisisce a livello neurologico solo nell’età adulta, considerato che il sistema nervoso raggiunge l’apice del proprio sviluppo intorno all’età di 30 anni. I ragazzi presentano poi maggiori difficoltà degli adulti nel distinguere la realtà dalle suggestioni della finzione; stante l’assenza di strumenti di inibizione generazionale, i giovani tendono a prendere decisioni più avventate degli adulti, dettate anche dal loro senso di onnipotenza.

A livello neurologico la dipendenza dai dispositivi elettronici è analoga a quella dalle sostanze stupefacenti. Per derivare piacere si necessita di un uso sempre maggiore dello strumento, con una ricerca compulsiva (cosiddetto craving); le aree del cervello che si attivano in caso di astinenza da strumenti elettronici sono analoghe a quelle interessate da astinenza da sostanze stupefacenti.

Negli ultimi anni l’utilizzo medio giornaliero dei dispositivi elettronici è di 7-8 ore e ciò desta preoccupazioni, considerato che il fenomeno dell’autolesionismo nei giovani ha subito un incremento enorme: prima della pandemia comportamenti autolesionisti erano stati riscontrati solo nel 20% dei ragazzi, mentre successivamente la percentuale è passata al 40%. Inoltre, sono notevolmente aumentate le richieste di aiuto riguardanti la salute mentale dei ragazzi: nel 2013 i relativi accessi con ambulanza al pronto soccorso dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma sono stati 180, mentre nel 2022 sono salite a 1800 all’anno”. (Il provvedimento dell’AGCM).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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