“Sorprendono le parole del Governatore De Luca sull’autonomia differenziata e sulla situazione della spesa della Regione Campania. Preferendo i pubblici proclami, il Presidente della Regione ha disertato la riunione della commissione bicamerale per le questioni regionali che il 4 marzo ha fatto tappa in Campania e fino ad oggi non ha fatto pervenire nessuna documentazione che la sua emissaria si era riservata di trasmettere tempestivamente.
Autonomia Differenziata, Catello Maresca: “Vincenzo De Luca predica bene e razzola male”
De Luca non può predicare bene e razzolare male. Il presidente della Commissione Bicamerale, Silvestro, ha iniziato una complessa attività di verifica e monitoraggio dei Lep in tutta Italia, partendo proprio dal Sud, perché è proprio sui livelli essenziali delle prestazioni che si giocherà la partita dello sviluppo del Meridione. Ed il governatore campano è stato l’unico grande assente al tavolo della discussione, insieme al Sindaco Manfredi, pure lui contrario alla riforma solo con le dichiarazioni ai giornali.
Non si può pensare di tutelare gli interessi dei propri cittadini con interventi chiassosi e proclami inconcludenti e non si va agli impegni istituzionali. Così si rischia di fare solo conclusione e disinformazione”. Così in una nota Catello Maresca consulente della Commissione Bicamerale per le questioni regionali, che aggiunge:
“De Luca ha avuto l’occasione per confrontarsi con l’istituzione, oggi più impegnata sul fronte della verifica dei presupposti e delle condizioni per avviare ed orientare l’autonomia differenziata a favore delle comunità meridionali più penalizzate dalla normativa oggi vigente, e non l’ha sfruttata.
“Disertata la Commissione bicamerale”
La Commissione Bicamerale dovrà, infatti, esprimere il suo parere sul disegno di legge in discussione alla Camera e non potrà portare le istanze e le ragioni del presidente De Luca, ammesso che siano reali e giuridicamente valide. Ma sicuramente la Commissione porterà avanti con forza le istanze dei cittadini meridionali, assolutamente penalizzati fino ad oggi da una normativa ( si badi precedente a quella che istituisce i Lep) basata sul criterio iniquo della spesa storica.
Anche sullo stato della capacità amministrativa e di spesa della Regione Campania per il fondo di coesione, i dati reali disponibili (salvo documentato diverso riscontro che ad oggi non è stato fornito) ci riportano una realtà differente da quella solo raccontata dalla Regione: sono stati assegnati nel periodo 2014-2020 3 miliardi di euro e ad oggi sono stati spesi solo 755 milioni.
Oggi De Luca chiede di proseguire con lo stesso metodo per il periodo 2021-27 per cui la Campania dovrebbe avere 5,9 miliardi. Rispetto a questa situazione risultano inviate mere idee progettuali e non progetti ( con specifiche anche sulle ulteriori fonti di finanziamento). Questo rappresenta uno dei punti centrali della riforma che va a controllare la capacità di spesa. E mentre De Luca si lamenta, il governo ha già firmato accordi con 15 regioni ( oggi pomeriggio tocca alla Toscana). Se i cittadini della Campania sono stati fino ad oggi penalizzati devono iniziare a chiedersi per colpa di chi”.