C’è ancora stallo nel centrosinistra stabiese, sulla scelta del candidato sindaco congiunto alle elezioni comunali di giugno 2024. I due nomi ormai entrati stabilmente nella short-list corrispondono al presidente del circolo Pd di Castellammare di Stabia Roberto Elefante e al giornalista ed ex direttore de l’Espresso Luigi Vicianza.
Castellammare verso le elezioni, rischio scissione nel centrosinistra sul nome del candidato sindaco
Il primo è sostenuto dalla maggioranza locale del Partito Democratico, dal Movimento 5 Stelle e da Azione; il secondo ha già ottenuto l’establishment delle liste civiche Insieme per Castellammare, Essere Stabia ed Energia Pulita, oltre che del gruppo Bene Comune dell’ex sindaco Nicola Cuomo.
Elefante aveva convocato una riunione del direttivo partitico, subito annullata dal segretario cittadino Giuseppe Giordano. È plausibile pensare che il presidente di circolo volesse proporre una votazione sul suo nome, scatenando una scissione in seno al direttivo: da qui la scelta di Giordano di evitare il confronto.
La situazione preoccupa gli alti ranghi del Pd campano
La delicatezza della situazione preoccupa gli alti ranghi del Pd campano, a partire dal presidente di regione Vincenzo De Luca e dal capogruppo regionale dem Mario Casillo. Per questo si stanno cercando di mediare da Napoli le trattative, per quanto il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata e il commissario regionale Antonio Misiani abbiano già espresso la propria preferenza su Vicinanza. Il rischio da scongiurare, in ogni caso, è quello di presentare il centrosinistra diviso alle elezioni: una eventualità verificatasi già nel 2018, e che contribuì inevitabilmente alla sconfitta elettorale.
I malumori sulla gestione di questa intricata fase politica cominciano, d’altronde, a manifestarsi pubblicamente. L’ex consigliere comunale Alessandro Zingone ha infatti deciso di consigliare la propria tessera del Pd, in protesta con quella che definisce una “lite sui nomi, invece di pensare a un programma da mettere sul campo, per una città come Castellammare sciolta per camorra”.
Roberto Calabrese