Jesus-Acerbi: si fanno molti spot contro il razzismo, ma resta solo forma

"Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto "vai via nero, sei solo un negro", poi mi ha chiesto scusa, ma oggi ha cambiato versione"

Nel corso dell’ultima gara di campionato tra i futuri campioni d’Italia, l’Inter, e i campioni d’Italia uscenti, il Napoli, si è assistito ad un altro becero episodio di razzismo, perchè di questo sitratta. Il tutto è accaduto in campo: Acerbi, difensore dell’Inter ha insultato ripetutamente Juan Jesus usando fortissimi epiteti discriminatori e razzisti.

Acerbi rispedito a casa della Nazionale

Il caso sta avendo numerose ripercussioni, in primis Acerbi, inizialmente convocato in Nazionale dal CT Luciano Spalletti, è stato rispedito a casa, al suo posto è stato convocato Mancini. In merito alla questione, la FIGC ha diramato un comunicato in cui spiega l’esclusione del difensore nerazzurro: “Si è convenuto di escludere Acerbi dalla lista dei convocati per le prossime due amichevoli in programma negli Stati Uniti, per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore, che oggi farà ritorno al club di appartenenza. Di conseguenza, è stato convocato il difensore della Roma Gianluca Mancini, che faceva già parte della lista dei preconvocati”.

L’interista dopo le scuse e dopo due giorni ha cambiato versione

Dopo un paio di giorni dell’episodio ha parlato per la prima volta lo stesso Acerbi: “Non ho mai detto nessuna frase razzista, sono molto sereno. Sono un professionista da vent’anni e so quello che dico, nessuna parola di quel tipo è uscita dalla mia bocca. E’ stato lui che ha frainteso. Dispiace aver lasciato la Nazionale, al razzismo dico vaff…

Poi Acerbi continua e si infila in un ginepraio che alla fine gli ha reso difficile qualsiasi difesa: “Le scuse a Juan Jesus? Secondo me ha capito anche male… In campo succedono tante cose, è normale. Si gioca a calcio, si dicono certe cose, ma a fine partita ci si dà la mano e torna tutto come prima. Se sentirò i dirigenti dell’Inter? Parlerò con mia figlia”.

L’episodio ha scatenato molta indignazione, in molti sono rimasti sorpresi dopo le affermazioni del nerazzurro.

Juan Jesus: “Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora”

Juan Jesus sui social ha pubblicato un post in cui ha espresso il suo rammarico per le parole di Acerbi: “Per me la questione si era chiusa ieri in campo con le scuse di Acerbi e sinceramente avrei preferito non tornare su una cosa così ignobile come quella che ho dovuto subire. Oggi però leggo dichiarazioni di Acerbi totalmente contrastanti con la realtà dei fatti, con quanto detto da lui stesso ieri sul terreno di gioco e con l’evidenza mostrata anche da filmati e labiali inequivocabili in cui mi domanda perdono.

Così non ci sto. Il razzismo si combatte qui e ora. Acerbi mi ha detto ‘vai via nero, sei solo un negro‘. In seguito alla mia protesta con l’arbitro ha ammesso di aver sbagliato e mi ha chiesto scusa aggiungendo poi anche: ‘per me negro è un insulto come un altro’. Oggi ha cambiato versione e sostiene che non c’è stato alcun insulto razzista. Non ho nulla da aggiungere”.

L’episodio è un punto molto basso per il calcio italiano, non possiamo pretendere dai tifosi ciò che nemmeno i professionisti sono in grado di fare. Si fanno molti spot contro il razzismo, ma resta solo forma, c’è totale mancanza di sostanza.

Michele Mercurio

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