Napoli, omicidio di Giogiò: chiesti 20 anni di carcere per il killer

Nel pomeriggio è attesa la sentenza sul caso, mentre una cinquantina di persone continua il sit-in con lo striscione "Giustizia per Giogiò"

Confermato il carcere per il 17enne reo confesso dell'omicidio del musicista Giovanbattista Cutolo

All’esterno del Tribunale per i Minorenni di Napoli si è radunata una folla di amici, familiari e cittadini per sostenere la madre di Giogiò Cutolo, il giovane musicista 24enne tragicamente ucciso lo scorso anno in piazza Municipio. Mentre il processo per l’omicidio di Giogiò prende avvio, la madre Daniela si trova di fronte al minorenne accusato dell’assassinio del figlio.

Napoli, omicidio di Giogò: chiesti 20 anni di carcere per il killer minorenne

La tensione è palpabile, con la madre che esige giustizia per la morte del suo amato figlio. Daniela, insieme all’avvocato Claudio Botti, è presente in aula per assistere all’udienza preliminare del processo. Il minorenne imputato, assistito dall’avvocato Davide Piccirillo, ha richiesto di accedere al rito abbreviato, che prevede uno sconto di pena in caso di condanna.

Vogliamo giustizia, se non ci sarà faremo la rivoluzione“, grida la madre di Giogiò al megafono, evidenziando il profondo dolore e la frustrazione per la perdita del figlio. Il processo suscita emozioni contrastanti, con la madre che rivolge un appello accorato al giudice affinché consideri la sofferenza della sua famiglia prima di pronunciare la sentenza. Un grande striscione con la scritta “Vogliamo giustizia per Giogiò” è stato appeso all’ingresso del tribunale, mentre molti presenti portano strumenti musicali in omaggio a Giogiò, noto per la sua passione per la musica.

In corso la Camera di Consiglio, a breve la sentenza

Il padre di Giogiò, Franco Cutolo, si unisce all’appello per una pena esemplare e interventi seri da parte del governo per affrontare il problema delle armi in mano ai minori. “Questa non è giustizia”, ribadisce, sottolineando la necessità di misure immediate per prevenire tragedie simili in futuro.

Nel corso del processo, l’avvocato del minorenne imputato ha presentato una richiesta di messa alla prova, ma è stata respinta dal giudice. La madre di Giogiò esce dall’aula con la speranza di una sentenza che faccia giustizia per suo figlio. Nel pomeriggio è attesa la sentenza sul caso, mentre una cinquantina di persone continua il sit-in con lo striscione “Giustizia per Giogiò”.

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