Sant’Antonio Abate, Matilde Alfano sarà candidata sindaco

Figlia dell'ex primo cittadino e sottosegretario Gioacchino Alfano, Matilde sta seriamente valutando la possibilità di sfidare l'attuale amministrazione guidata da Ilaria Abagnale

Sant'Antonio Abate verso le elezioni, Matilde Alfano in pole per la candidatura a sindaco: sfiderà Ilaria Abagnale alle prossime Amministrative

Le elezioni amministrative a Sant’Antonio Abate stanno per prendere una svolta significativa, con l’emergere di Matilde Alfano come possibile candidata sindaco. Figlia dell’ex sindaco e sottosegretario Gioacchino Alfano, Matilde sta seriamente valutando la possibilità di sfidare l’attuale amministrazione guidata da Ilaria Abagnale.

Sant’Antonio Abate verso le elezioni, Matilde Alfano in pole per la candidatura a sindaco

L’idea della candidatura è stata accolta con entusiasmo da parte di diversi settori della comunità, compresi giovani, cittadini, imprenditori e professionisti, che hanno spinto Matilde a considerare attentamente questa opportunità. I recenti inviti e stimoli ricevuti hanno rafforzato la sua volontà di contribuire al benessere e allo sviluppo della città.

“Sarebbe un onore per me poter servire la mia comunità in un ruolo così importante. – ha dichiarato Alfano – Ho sempre avuto a cuore il benessere e lo sviluppo di Sant’Antonio Abate, e, se chiamata a farlo, mi impegnerò con tutta me stessa per contribuire al suo miglioramento”.

Sfiderà Ilaria Abagnale alle prossime Amministrative

L’influenza del padre, Gioacchino Alfano, sindaco per due consiliature e sottosegretario in tre governi, sarebbe stata significativa ma non determinante nella decisione di Matilde di candidarsi. La candidatura sarebbe emersa spontaneamente, su richiesta dei giovani e di una parte significativa della comunità che desidera un cambiamento positivo per Sant’Antonio Abate.

“Ho molta fiducia nella mia comunità. – ha concluso – Non sarò mai da sola. Non parlerò mai in prima persona. Saremo sempre un gruppo. Saremo sempre un ‘noi’. E resteremo un ‘noi’ anche se questa esperienza dovesse non trovare sponda. Lo dico perché è tempo di interessarsi attivamente delle sorti di Sant’Antonio Abate. È tempo di occuparsi di una città che ha bisogno di concretezza, di investire su valori identitari e sulle proprie radici. Serve una svolta che ci renda orgogliosi della nostra storia, fieri di raccontare alle generazioni future l’attuazione di un cambiamento che è possibile”

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