Napoli, due centri giovanili intitolati a Giogiò e Francesco Pio

L’Amministrazione napoletana si è impegnata ad intitolare due strutture comunali per i giovani al pizzaiolo 18enne ucciso davanti ad uno chalet sul lungomare e a Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne

Napoli, due centri giovanili intitolati a Giogiò e Francesco Pio:

Due centri giovanili del Comune di Napoli saranno intitolati a Francesco Pio Maimone e a Giogiò Cutolo. Facendo propria la proposta della presidente del Consiglio comunale Enza Amato e dal capogruppo di “Manfredi Sindaco” Fulvio Fucito, ad un anno esatto dall’omicidio di Francesco Pio Maimone, l’Amministrazione napoletana si è impegnata ad intitolare due strutture comunali per i giovani al pizzaiolo 18enne ucciso davanti ad uno chalet sul lungomare e a Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne colpito a morte il 31 agosto dello scorso anno in piazza Municipio.

Napoli, due centri giovanili intitolati a Giogiò e Francesco Pio

Con questa iniziativa il Comune di Napoli vuole “onorare la memoria dei due giovani uccisi e affinchè tali tragedie, che hanno segnato nel profondo la città e la coscienza collettiva, possano servire da monito e da occasione di riflessione per la prevenzione del disagio giovanile ed il contrasto verso ogni forma di violenza”. Le strutture individuate sono “La casa della cultura e dei giovani” di Pianura, il quartiere dove viveva Maimone, e la sala teatro del centro giovanile “Asterix” di San Giovanni a Teduccio per ricordare il giovane musicista.

“La reazione della città dopo l’assassinio di Francesco Pio e di Giogiò è stata la riprova della volontà della maggioranza dei napoletani di mettere un argine al dilagare della violenza giovanile e di combattere per la legalità”, ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi. “Per farlo – aggiunge – è necessario uno sforzo comune: delle istituzioni, delle agenzie educative e della società civile.

“Onorare la memoria dei ragazzi uccisi”

Siamo stati vicini ai familiari di Francesco Pio e di Giogiò battendoci inoltre a livello nazionale per ottenere più mezzi e più risorse per garantire la sicurezza in città. Solo operando insieme possiamo combattere la cultura dell’illegalità e offrire ai nostri ragazzi prospettive diverse e possibilità concrete di realizzare le loro aspirazioni. Atti come questo non rappresentano solo gesti simbolici, ma sono un monito all’impegno a cui noi tutti siamo chiamati”.

Amato e Fucito dichiarano: “Dietro i terribili fatti accaduti lo scorso anno si nascondono storie di disagio, di delinquenza, di povertà educativa e di incapacità di gestire le relazioni umane: tutti fattori che alimentano fenomeni di violenza e di prevaricazione. Ma con questa iniziativa vogliamo andare oltre il dolore, l’indignazione e la condanna e mantenere viva, nelle generazioni future, la memoria di questi due ragazzi come esempio di moralità e rettitudine, per ispirare ai valori della non violenza, al rispetto della persona umana, alla convivenza civile e all’educazione alla legalità. Nel nome di Francesco Pio e di Giogiò possiamo radicare il seme di un futuro migliore per i nostri giovani”.

Gennaro Cirillo

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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".