Il 3 marzo scorso, sulla spiaggia di “Licinella” di Capaccio-Paestum, sono state rinvenute ossa di una gamba e una scarpa, dando inizio a una serie di indagini che hanno riportato alla ribalta il caso della scomparsa di Giuseppe Di Meglio, uno psicologo di Torre del Greco, sparito nel nulla quasi nove anni fa.
Resti umani in spiaggia a Capaccio-Paestum, la pista che porta a Giuseppe Di Meglio
La famiglia Di Meglio, con il fratello Andrea, non ha mai smesso di sperare di ritrovare Giuseppe vivo, anche se gli anni di ricerca sono stati vani. Il ritrovamento della scarpa sulla spiaggia di Capaccio-Paestum ha riportato in superficie una speranza flebile ma sempre presente. Il modello e la misura della scarpa corrispondono a quelli che Giuseppe indossava, e per questo Andrea ha chiesto un test del Dna per fugare ogni dubbio.
Giuseppe Di Meglio è scomparso nel giugno 2015, lasciando dietro di sé solo pochi dettagli confusi. Aveva raccontato al fratello di essere in un villaggio turistico con una donna a Vico Equense, ma da allora di lui nessuna traccia. Il suo cellulare è rimasto spento e non ha più dato notizie di sé, facendo scattare l’allarme dei familiari.
Lo psicologo di Torre del Greco scomparso nel 2015
Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno portato a un’altra scoperta: un altro piede, identico a quello trovato sulla spiaggia di Capaccio-Paestum, è stato rinvenuto sulla spiaggia di Santa Maria di Ricadi, in Calabria, poche ore dopo. Anche qui, le circostanze sono misteriose e gli investigatori stanno cercando di fare luce su questi eventi apparentemente collegati.
Si tratta di una situazione intricata e piena di incognite. I resti umani trovati sono stati inviati ai laboratori del Ris di Roma per il test del Dna, il cui risultato non arriverà prima di maggio. Solo allora si potrà avere una chiara comprensione della vicenda e, forse, risolvere definitivamente il mistero della scomparsa di Giuseppe Di Meglio.