Amministrative Torre Annunziata: Fratelli d’Italia contatti con Alfano? L’Alleanza rischia di spaccarsi

Il partito di Meloni sarà comunque della partita e con tanto di simbolo. Oggi la notizia di un'intesa con le liste che appoggiano Carmine Alfano, il candidato non ancora candidato dall'Alleanza Straordinaria

Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata, questa la nuova coalizione, raggruppamento, formazione politica, insomma un gran numero di liste, tutte civiche, anche se ispirate da tanti ex di altrettanti partiti politici, che insieme si sono date delle regole e hanno dato annuncio delle loro aspirazioni politiche ed amministrative. Più o meno due i sottogruppi, che partendo da un probabile “centro di compromesso”, sono uno tendente a destra e l’altro a sinistra.

Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata riflette: Sica o Alfano

Nelle riunioni intercorse nelle settimane scorse, la compattezza è stata la linea guida e la condivisione delle idee e delle proposte la democratica operatività.

Al momento però tutto sarebbe in pausa, almeno fino a metà settimana prossima, quando delle due mozioni, Sica e Alfano, dovrà essere necessariamente scelto definitivamente il nome di colui che sarà il candidato a guidare la città oplontina tra i due sul tavolo al momento: Vincenzo Sica e Carmine Alfano.

Intanto già tre i candidati ad indossare la fascia tricolore

Fin qui la storia delle scorse settimane. Intanto per le prossime elezioni amministrative il centrosinistra, i 5stelle e qualche altra formazione civica rendevano noti i propri candidati: Corrado Cuccurullo appoggiato da una coalizione composta da Partito Democratico, PSI, Azione, Campania Libera, PER, Alleanza Democratica, Popolari e Progressisti e dalla civica Io Ci Sto; Mariantonietta Zeppetella Del Sesto per i pentastellati e appoggiata da Free Torre Annunziata, formazione ispirata dal sindaco di Bacoli Josi Della Ragione; e infine Lucio D’Avino con la sola lista Oplonti Futura.

Fratelli d’Italia nell’arena elettorale esclusivamente con le insegne del partito

Grande assente nei giochi di alleanze, fino a questa mattina, il partito della premier Giorgia Meloni. In effetti, Fratelli d’Italia non era proprio disinteressato alla competizione elettorale del dell’8-9 giugno 2024. Alcune riunioni tra simpatizzanti ed esponenti politici aveva portato alla decisione di presentarsi solo se sotto le insegne del partito, senza cedere alle sirene di coalizione, che avrebbe richiesto la creazione di una civica di destra per proporre all’elettorato i “fratelli della sorella Giorgia”.

E in effetti, stando alla situazione che andava a configurarsi, escludendo gli ex grillini, oggi “contini” e il centrosinistra con il candidato proposto dal PSI e ben gradito dal Pd, manco a parlarne con la “civica solitaria” che da subito ha dichiarato di non voler aver nulla a che fare con la politica, specie quella che ha dimostrato di far male per la città in passato, e comunque non certamente una lista che guarda a destra, l’unica opzione restava proprio l’Alleanza Straordinaria, che in quanto tale, vede uniti “fortemente coesi” varie anime politiche più o meno distanti o distanziatesi dalla “casa madre”. Una delle regole principale che i “coesi” si sono dati da subito, però, la volontà di restare un’alleanza “civica” e quindi senza simboli di partito. Quindi, sino a ieri, nulla da fare per i “fratelli”.

Per i “fratelli di Meloni” ci sarebbe stato in contatto con Alfano. Per il momento nessuna conferma ufficiale

Questa mattina il probabile colpo di scena. I meloniani si sono riuniti con il coordinatore provinciale il deputato Michele Schiano: il partito sarà comunque in corsa con tanto di simbolo bianco azzurro e fiamma tricolore, ma ci sarebbe un contatto con l’Alleanza Straordinaria, o meglio sembrerebbe che il contatto sarebbe per un appoggio a Carmine Alfano sindaco e quindi con le liste dell’Alleanza che lo hanno proposto. Il simbolo di FdI nella coalizione che sarebbe dovuta essere tutta civica.

La notizia non ha al momento conferme, anzi, tanta “nebbia” strategica, ma sono diverse le voci che le darebbero una certa fondatezza, anche se ufficialmente si attende ciò che deciderà l’Alleanza “multicolore” per Torre Annunziata.

Anche perché, nel caso, sorgerebbero non pochi interrogativi. Per iniziare, i cosiddetti contatti sarebbero con un candidato che non è ancora candidato. Ed in effetti l’Alleanza torrese è ancora alle prese con la decisione finale avendo ancora sul tavolo i due nomi usciti nell’ultima riunione: Sica-Alfano o Alfano-Sica, poco cambia. Dalla coalizione si conferma che il nome sarà comunicato tra inizio e massimo metà settimana prossima.

“Le relazioni pericolose” potrebbero spaccare l’Alleanza Straordinaria

Voci comunque pericolose per la tanto sottolineata “compattezza”. Forse Carmine Alfano si sente già “unto dal signore” e quindi tenta una “ardita” fuga in avanti? A quanto ci consta, non tutte le componenti sembrano orientate verso il suo nome, come confermatoci più volte in questi giorni. E poi, la coalizione non doveva essere civica? Quante delle liste “Alleate” a fronte di un accordo, che porterebbe un simbolo politico in coalizione, potrebbero decide di abbandonare? E qui si registrerebbe un doppio danno per l’Alleanza. Da una parte la perdita di qualche componente, dall’altra il probabile riavvicinamento di queste alle linee dalle quale si erano allontanate.

La voce intanto comincia a girare in città, mentre da Alleanza Straordinaria per Torre Annunziata qualcuno commenta “potrebbe essere solo un modo per provare a spaccarci, ma noi siamo coesi”.

Staremo a vedere, basta attendere qualche giorno e poi i giochi saranno palesi, per forza. Chi sarà il candidato dell’Alleanza che guarda a centrodestra? In quanti comporranno la coalizione e i “fratelli in tricolore”?

Gennaro Cirillo

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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".